Beh, signori, qualcuno mi dica dove è stata la deliziosa Nora Predey tutto questo tempo o forse è meglio dire…come mai io non mi sono mai imbattuto in lei e nei “suoi” Large Brush Collection. Le delicatezze indie-folk di questo disco mi hanno ammaliato. Faccio fatica a trovare un altro termine, perché la parola ammaliare penso sia perfetta.

E’ un piacere addentrarsi in questo magico mondo bucolico, caratterizzato da gentili chitarre folk, ma anche arrangiamenti decisamente intriganti, con flauti che fanno capolino, ritmi sincopati e favolosi sapori quasi jazz.

Il bello è che tutto si presenta decisamente ricco e variegato, non aspettatevi il classico disco folk magari compassato e dall’ambientazione scarna. No, i Large Brush Collection (nome pazzesco!) lavorano in un modo che parte da situazioni classiche, se vogliamo, per poi inanellare piccoli particolari e nuove soluzioni che stimolano e catturano l’ascoltatore. Ho già detto del flauto, suonato da Gabriela Torres, che spesso fa capolino, ma c’è molto di più. Ecco gli arpeggi morbidi di “Arm’s Lenght” che vengono sporcati da inaspettate accelerazioni, il ritmo spezzato di “Better Be”, l’andamento incalzante di “Push / Another Day”, quella chitarra elettrica quasi rabbiosa che compare in “Forgiveness Is a Gift We Give to Ourselves” e poi la meraviglia assoluta che risponde al nome di “Up In The Air” in cui batteria, chitarra e flauto creano un tessuto magico, quasi post-rock, su cui la voce di Nora costruisce una melodia da pelle d’oca.

Che bel disco, ma veramente…che bel disco!

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Large Brush Collection: Bandcamp