A ben cinque anni di distanza dal precedente “Rigel Playground” ritorna sulle scene discografiche italiane – con un EP intitolato “Spoken Unsaid” e pubblicato per Urtovox Records – il bel progetto musicale del polistrumentista palermitano Giole Valenti, in arte Herself.
L’EP in questione è composto da otto tracce in cui il Nostro si muove su delle coordinate dreamy che sanno di autenticità e poesia. È un outsider delle sette note, Valenti. Poco da dire.
Ed in brani quali “My Pills” o la stessa “Disaster Love”, sciorina tutta la propria urgenza compositiva a colpi di cantautorato per palati fini e di psichedelia sognante.
Per chi scrive, però, il vero e proprio highlight di questo “Spoken Unsaid” è la traccia centrale, “We Were Friends”, dove un sound dal chiaro respiro internazionale (siamo dalle parti dell’indie rock a stelle e strisce) si fonde in maniera quasi perfetta con l’accattivante refrain, dando vita ad un brano che è una piccola gemma psych-pop (da assaporare tutta d’un fiato la splendida la coda finale).
Del progetto “Herself” sono parte integrante anche Ornella Cernglia (piano e synth), Aldo Ammirata (violoncello e basso) ed Andrea Chentrens (batteria).
In definitiva, “Spoken Unsaid” è l’ennesimo (capo)lavoro di un artista che ha fatto della sperimentazione sonora la propria stella cometa. E a noi non resta che constatarne l’indiscutibile talento.
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