Credit: Silvia Violante Rouge

Sempre più spesso i nostri report dei live milanesi riportano la dicitura “Arci Bellezza” e, in un periodo in cui molti locali storici (e Milano ne sa qualcosa) sono chiusi o hanno subito un clamoroso stravolgimento, avere un punto di riferimento così attivo e vitale, beh, non può che farci piacere.

Quest, in fin dei conti è una piccola retrospettiva su quello che è diventato un posto e un punto di riferimento per gli appassionati di cultura, ma anche un paese dei balocchi per annientare ed eliminare la parola noia dal vocabolario.

Oggettivamente Arci Bellezza, in questi ultimi 12 mesi, ha ingranato una marcia in più, di fatto, proponendo contenuti ogni santo giorno, ospitando artisti meritevoli a 360 gradi, dall’ultimo degli esordienti, al songwriter internazionale di nicchia, oppure spesso e volentieri nomi conosciuti e consolidati. Il tutto con un dogma ben preciso, quello di seguire solo ed esclusivamente proposte di qualità, tanto da meritarsi fiducia anche quando l’artista in programma sia sconosciuto ai più, un lavoro frutto di ricerca e attenzione alla proposta.

Due sale multifunzionali, il cosiddetto main stage, con una capienza intorno ai 250 fortunati e la caratteristica e storica palestra Visconti, un seminterrato, che sa di underground dei tempi migliori. Quest’ultima una situazione più ristretta e contenuta. A volte utilizzate insieme, a testimoniare il vulcano di idee che è oggi il centro a cavallo di via Ripamonti.

Fautore di questo rinnovamento è Alberto Molteni, membro del direttivo di Arci Bellezza APS, al timone della direzione artistica che si è occupato di rilanciare ed implementare il bill delle serate, incrementandolo notevolmente.

La vittoria di questo posto nasce soprattutto perché è uno spazio per chiunque abbia voglia di passare del tempo nella socialità, l’atmosfera è quella rilassata, come essere nel salotto di casa, stesso nome di quel locale storico La Casa 139 (ve la ricordate?) proprio in via Ripamonti, di cui il Bellezza ha preso, simbolicamente, le redini e le intenzioni.

E’ il classico luogo dove convivono più generazioni legate ad attività differenti o semplicemente ad orari differenti.

Luogo, appunto, dove nascono corsi di ogni tipo, dai più canonici yoga, pilates, ginnastica, al coro gospel o quello delle danze popolari, fino alla biblioterapia, curiosamente, come da disclaimer, l’utilizzo creativo della letteratura per facilitare e promuovere un certo benessere nella persona, per arrivare, quindi, anche ad uno sportello di counseling, momento di ascolto per chi ha necessità e sta attraversando un periodo critico.

Una programmazione, dicevo, che accontenta i tanti appassionati e cultori della musica che conta (italiana e straniera, con proposte decisamente accattivanti e anche ricercate), come detto sopra, quasi quotidianamente, difficilmente passa molto tempo da un evento all’altro.

Tutto ciò rende il Bellezza un contenitore imperdibile, un centro di aggregazione da tenersi stretti.

Date un’occhiata al programma, QUI.