Nuovo album per i Lurve, band russo-estone con una chiara impronta post punk inglese che in questo nuovo lavoro torna a mostrarsi: un gruppo fuori dai radar ma che riesce ancora una volta a mettere insieme una serie di brani che colpiscono per freschezza ed energia.

Credit: Bandcamp

La partenza di “Run, Get Drunk & Fall” con la prima traccia è fulminante, batteria in primo piano e basso oscuro per un ritornello che ricorda i PIL, un buon inizio che viene confermato dalla traccia che da il titolo all’album, “Run, Get Drunk & Fall in Love Again” ti cattura con la voce tremolante del front man in un brano che è quasi un inno e ti resta nella testa per un (bel) po’.

Bella canzone anche “L.I.F.E.”, ancora il basso a prendere in mano il pezzo che poi esplode nel ritornello, funziona alla grande fino alla fine tra cori, voce e chitarra selvaggia che sicuramente scatenerà tutti live, seguita da “Pesnya o Lyubvi” nella loro lingua madre che tradisce una certa ammiriazione per Bernard Sumner e i New Order.

Per quanto la parte centrale dell’album sembra essere la più debole non mancano altri momenti interessanti, “THIS IS MY PUNCHLINE!!!” che si allontana dallo stile degli altri brani, ma che tra elettronica e industrial si muove bene e “Orchid Flowers” pezzo con una bella chitarra ossessiva in stile primo dark anni 80, sono sicuramente i momenti migliori.

Il lavoro viene chiuso in modo degno da “The Fridge”, batteria e basso ancora in primo piano andamento martellante e chitarra distorta fino all’esplosione finale che poteva anche durare anche un po di più e che si interrompe sul più bello.

Con questo nuovo lavoro i Lurve sembrano volersi in qualche modo allontare dalle tendenze jangle pop del loro precedente album, sperimentando tra noise rock, elettronica, post-punk e spoken word nuove strade da seguire, il risultato è un album che diverte e in alcuni brani riesce ad essere coinvolgente e che, in fondo, rappresenta una nuova buona prova per una band che può dire la sua.