I Motorama, ormai carneadi e veterani della scena, dalla fredda e lontana Rostov sul Don hanno imboccato con passo sostenuto, gusto armonico e pennellate dai colori tenui il  rarefatto mondo del post-punk, seppure con infiltrazioni shoegaze, spaziale, dreamy, e new wave: senza fretta, senza nervosismi, la carriera della band russa procede onorata e onorabile, e questo “Many Nights” conferma in toto il valore di quanto espresso finora, con la voce ovattata di Vlad Parshin e la sua timbrica sfumata e delicata, quei pezzi riflessivi,  con la batteria post punk quanto pimpante, la chitarra liquida, il basso che non ti lascia solo un secondo.

Certo, il paragone con i Joy Division (seppur in versione “più solare”, passatemi l’ossimoro…) sarà  sempre dietro l’angolo, ma i Motorama cercano comunque – riuscendoci – di dare quel qualcosa in più con accenti folk, ’60-’70, di melodia e morbidezza.

La via è segnata, e i Motorama la percorrono a occhi chiusi: andate con Dio.

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