Quali sono i 10 dischi che porteresti con te su un’isola deserta?
Rivolgiamo la domanda, da sempre grande classico di tutti i “‘musicofili’, ai personaggi, artisti ma anche preziosi addetti ai lavori, che più apprezziamo in ambito musicale (e non solo).

Dario Torre è voce e chitarra di una delle formazioni più interessanti in ambito shoegaze in Italia. Stiamo parlando dei napoletani Stella Diana, che sono arrivati al culmine di una loro (ormai lunga) carriera con l’ammaliante abum “Nitrocris”. Sapiente intenditore di musica e conduttore di un programma radiofonico dedicato allo shoegaze (e sound affini), Dario ci ha svelato i suoi dieci dischi da isola deserta…

Nico – Desertshore

Mistero, sacralità  e poi la sua voce. Un album che anticipa il gotico e il dark e che ti lascia senza fiato. Un sound da giorno del giudizio

Beatles – Revolver

Esiste un prima e un poi. Poi ci sono Loro. “Tomorrow never knows” verrà  compresa, forse, tra 50 anni. E ci metto, perchè figlia delle stesse sessioni, anche “Rain”. Sul reverse vocale alla fine, i fratelli Gallagher ci stanno ancora impazzendo.

The Chameleons – Script of the bridge

Un album che definisce le coordinate della new wave e del post punk con chitarre di rara bellezza, sospese tra delay e arpeggi che anticipano il dream pop.

Christian Death – Only a teather of pain

Lugubre e doloroso. Chitarre punk e vocalizzi straniati e disperati. L’album gothic dark per eccellenza, il resto è immondizia.

Nick Drake – Pink Moon

In realtà  di Nick bisognerebbe portarsi tutti e tre gli album e i brani sparsi postumi. “Pink Moon” è il suo testamento spirituale e “Place to be” e “Road” sono strazianti e bellissime.

Slowdive – Just For A Day

Un tuffo, lento e inesorabile in un mare fatto di sogni e blu inteso.

Ride – Nowhere

Quello che ho imparato quando ho deciso di suonare la chitarra. Capolavoro.

Six By Seven – The closer you get

Selavaggi e sfrontati. “Ten places to die”: quello che avrei voluto comporre.

Joy Division- Unknown Pleasures

E che vuoi dire?

Tal Talk – Laughing Stock

Dopo questo disco, i Mogwai sono puro esercizio di stile.