Vengono dal New Jersey questi 4 ragazzi, capitanati dalla deliziosa Jessica Kenny, cresciuta a pane, Blondie e Gwen Stefani.

Un disco snello, veloce, diretto, non impegnativo, variegato e immediato che si basa sulla voce della già  citata fanciulla e sulle chitarre rumorose che guardano tanto al punk quanto al power, il tutto in salsa pop, ovviamente. Una bella corsa a perdifiato che inizia già  tambureggiante, con il minuto e quindici secondi di “Holy”, mentre anche nel finale il minutaggio è ridotto con la sonica e dannatamente rock “Tired”, ma poi ecco piacevoli variazioni sul tema: spruzzate di anni ’70 (“Cemetery Girl”), art-rock con gli steroidi punk (“Heaven”), un garage sporco e dannatamente sensuale (“I Want it”), un singoletto facile facile per teenager in preda agli ormoni (“We Will Run”), una versione degli Chic a 78 giri (“Lights Off”).

Tutto scorre via in un lampo, apprezziamo il dono della sintesi, e si fa gustare con molto piacere. Bel punto di partenza.