Gli Of Montreal sono una realtà  interessante dell’indie-rock. Circa un anno e mezzo fa hanno inciso un album “Hissing Fauna” che è stata una boccata d’aria fresca in un panorama musicale che, soprattutto negli ultimi tempi, appare sterile o pre-confezionato.

Quest’anno tornano con “Skeletal Lamping” ma, purtroppo ““ e dispiace scriverlo – non ripagano le attese. Kevin Barnes, anima del gruppo, creativo e mai scontato, è troppo indaffarato a mostrare cosa sa fare e quest’ambizione di fondo, che per fortuna in “Hissing Fauna” è una nota positiva, in “Skeletal Lamping” è fuori luogo. Che Barnes sia talentuoso lo sanno tutti, critica e pubblico, e non era necessario creare un pout-pourri di suoni e stili in un album che non conduce a niente. Intendiamoci, le canzoni sono tutt’altro che brutte ma, purtroppo, non ci si può fidare di loro. è come se voi usciste con un amico che si professa fedele, gli date piena fiducia e, d’improvviso, v’accorgete che, in realtà , tradisce la speranza che avete riposto in lui. Perdonatemi questo paragone, forse inappropriato, ma io penso che sia così. In rete, si è disquisito parecchio su quest’album parlando addirittura di nuova frontiera del pop. Ma, per intenderci, cosa significa ‘pop’ ? Insomma, è una generalizzazione, un modo semplice (e semplicistico) di etichettare un gruppo, un artista, nel bene o nel male.

Se per ‘pop’ si intende libertà  stilistica, piena di inventiva e salutare follia (un po’ come il David Bowie di “Ziggy Stardust”), allora gli Of Montreal potrebbero diventare la nuova frontiera del pop. “Skeletal Lamping” mantiene solo le premesse ma, in concreto, non è nè carne nè pesce e, forse, è proprio questo l’obiettivo del gruppo. L’album è caotico, Barnes non mette a fuoco le sue ““tante- idee e prende in prestito tutto il meglio e il peggio dell’indie rock senza fare alcuna selezione. Non c’è, quindi, compattezza (la mancanza di omogeneità  in questo caso è un difetto) e non c’è incisività . Nemmeno dopo due-tre ascolti, rimane qualcosa all’ascoltatore. Probabilmente questo è un album che apprezzeremo tra qualche anno perchè ha tutte le caratteristiche di un disco seminale, ma è altrettanto probabile che, tra qualche anno, la maggior parte di noi avrà  già  dimenticato questo lavoro.

“Skeletal Lamping” va al di là  del concept-album, è sicuramente al di là  di ogni classificazione e caratterizzazione, è contraddittorio, banale, raffinato, malato e terribilmente modaiolo.

Credit Foto: Christina Schneider