Aspettavamo un po’ tutti l’uscita del nuovo album di Morgan dopo cosi’ tanto tempo e invece il nostro buon Castoldi ci sorprende con l’uscita di un Ep, abbastanza singolare se non fosse che Morgan ci ha ormai abituato ad aspettarci di tutto sia sul palco che fuori dal palco.

Photo Credit: Virginia Bettoja

Ritengo sia abbastanza superfluo ripercorrere la sua storia artistica iniziata con i Bluvertigo, che resta il suo miglior periodo, e continuata con una da solista che, per semplificare, possiamo definire assolutamente particolare.

A questo si aggiunge una carriera da personaggio televisivo che lo ha lentamente trasformato negli anni in qualcosa di difficilmente definibile, protagonista sia quando cercava di costruire, e in parte ci riusciva, sia quando distruggeva tutto quello che aveva tra le mani da Sanremo ad Amici fino a X-Factor.

Riusciva ad incarnare le vecchie rockstar di una volta del sesso droga e rock n roll senza esserlo del tutto, entrando e uscendo dallo star system, prendendo quello che poteva a piene mani per poi criticarlo aspramente dopo però averne fatto parte e averci guadagnato per anni.

Restava il suo talento spesso inespresso e la sua grande competenza e conoscenza musicale che lo rendeva comunque degno della considerazione di tutti, proprio però sul suo talento che si avevano le maggiori aspettative, l’ attesa che tornasse con un lavoro che fosse in grado di sorprenderci diventava la cosa che restava piu’ interessante perchè per il resto regnava la confusione.

La notizia che avrebbe realizzato un album in collaborazione con Pasquale Panella personalmente mi aveva particolarmente incuriosito, poteva essere il momento di tornare a vedere Morgan esprimersi in un progetto importante con testi di un autore che personalmente ho sempre apprezzato.

L’album non arriva, per il momento arriva questo Ep nel quale troviamo il singolo “Sì, certo l’amore” che viene riproposto e rielaborato in salse diverse che lo trasformano in qualcosa di diverso e che alla fine si risolve in un esercizio di stile un po’ fine a se stesso.

Morgan finisce con il ricreare nuovi brani partendo da uno solo e trasformandolo a volte in qualcosa di completamente diverso, forse interessante per qualcuno ma che si risolve in un gioco per il quale si perde velocemente interesse,

Discorso a parte per l’altro singolo presente “Non + tu”, molto probabilmente non sarà contenuto nel suo album di prossima uscita, che sarebbe anche un buon brano ma che come “Sì, certo l’amore” appare caricato al massimo, come brani prog impazziti nei quali la musica stessa rompe gli argini e travolge tutto soffocando il brano stesso, con un po’ di respiro e qualche (parecchi) tagli qua e la sarebbe anche un bel brano e la stessa cosa vale anche per “Sì, certo l’amore”.

Morgan è un grande fan di Bowie, come tutti d’altronde, e uno dei tanti meriti del nostro amato duca era proprio quello di riuscire a costruire capolavori attraverso il confronto con altri artisti che collaboravano con lui, non si poneva un gradino sopra agli altri ma si metteva in discussione e prendeva il meglio da loro, dal confronto nascevano i capolavori, era il duca bianco e di certo non era un marchese del Grillo qualsiasi.

Non mi rimane che aspettare l’uscita del suo album che forse ascoltato per intero assumerà un significato diverso, per ora questo ep risulta un antipasto troppo abbondate che ti lascia poco o niente e non ti invoglia a proseguire, voglio essere fiducioso ma sicuramente non è quello che mi aspettavo dalla collaborazione con Panella, quello che mi sarei aspettato era un lavoro elegante e sobrio con misurate incursioni elettroniche.

Non basta essere un grande conoscitore di musica o un grande musicista per riuscire a produrre qualcosa di interessante bisogna avere anche altre qualità a volte diverse per ogni artista, non basta la tecnica e non basta il mestiere questo sicuramente aiuta e può rendere un lavoro interessante ma spesso non basta e allora tocca cercare le emozioni “Altrove”.

A completare il tutto una cover per questo EP davvero bruttina.