Che fine avevano fatto i Franz Ferdinand, la band con gli occhi al mondo Indie e i piedi nel mainstream? Rieccoli dopo l’uno-due dell’ omonimo album d’esordio (2004) e del successivo “You Could It Have So Much Better” (2005, generalmente stroncato dalla critica ma in realtà  apprezzabile). La lunga attesa non è stata vana, poichè questo album impregnato di flavour funkeggianti e groove contagiosi (ma non solo) è davvero spassoso e godibile.
Certo si tratta di brani che non fungono nella solitudine domestica come invece potrebbero fare in una situazione outdoor, tipo macchina, discoteca o festino.

Gli arrangiamenti sono abbastanza ricercati, l’elettronica assume una certa importanza negli impasti sonori, il basso pulsa più che mai quasi come volesse portare nel suo trip ritmico tutti gli altri strumenti, mentre lo chef Kapranos si è messo a scavare nella sua ugola per stanare nuovi stili e sfumature.

Apre le danze e inaugura i giuochi il singolo-vampiro tutto sibili elettronici e cadenze danzerecce “Ulysses”, deciso ad attentare a colli e menti di musicofili annoiati e desiderosi di un po’ di sano divertimento e coatti musicalmente analfabeti. Stupisce l’epica “Twilight Opens”, ammalia la veste indiscutibilmente retrò di “Send Him Away”, prende a calci nel culo la noia l’invasata “Bite Hard”, devastata da schitarrate graffianti. Ma la vera chicca è “Can’t Stop Feeling”, pezzo di nuovo funkettone e danzereccio ma un po’ più oscuro e tribale.

Stonano un po’ con tutto il resto i due pezzi finali, l’enigmatica “Dream Again” (impalpabili percussioni, tintinii ipnotici e leziosi/oscuri synth ottantiani) e la prettamente acustica e giocosamente malinconica “Katherine Kiss Me”.

Certo alla lunga l’album stanca, ma è una questione proprio di stile musicale più che di valore intrinseco dell’opera. Gli Scozzesi comunque sanno ancora come destare l’attenzione e farsi notare nel marasma delle uscite discografiche”…e sono ancora in grado offrire nello stesso tempo un prodotto di qualità . Non v’è dubbio.

Credit Foto: Andy Knowles