Di e con il nostro talentuoso amico UXO abbiam già  parlato in occasione di un’esauriente intervista realizzata durante l’estate 2011: il producer di origini livornesi, mai domo, ha continuato con i suoi innumerevoli progetti (su cui spiccano sicuramente le collaborazioni con quell’altro genio di Digi G’Alessio) e in agosto ha pubblicato, sotto il moniker HDADD, un nuovo album intitolato “(((Ancient Future)))” tramite la propria label QueenSpectra (di cui oramai le tre parentesi nelle intestazioni sono simbolo noto).

Nonostante il suddetto lavoro sia passato pressochè sotto silenzio durante la calura estiva, si può tranquillamente affermare che ci troviamo innanzi al vertice (momentaneo) della produzione di UXO ed a, probabilmente, uno dei migliori dischi elettronici dell’anno: abbandonate le sghembe ritmiche wonky solite, questa volta ci addentriamo in un sound spesso spaziale, certamente debitore della techno più classica (su tutti Carl Craig e il capolavoro “Landcruising” con cui condivide la medesima idea di viaggio, fisico e mentale), ma perfettamente calato nel presente (piccole ma importanti similitudini con l’ultimo album dell’inglese Actress).

L’apertura dell’opera è affidata alla titletrack “Ancient Future”: due minuti e mezzo per introdurre il suono synthetico, geometrico e sci-fi che caratterizza tutte e nove le tracce.
Si susseguono poi le rimembranze step di “I See You” e i delicati intrecci ritmici di “Wrong Way”, le profondità  cosmiche di “Naked Dancer” e la cassa ipnotica di “Kameleon”, fino ai notevoli commiati di “Deepyou” e “Loopin” (magnificamente siderale e avvolgente la prima, terribilmente scura e notturna la seconda).

Piccolo masterpiece, irresistibile ed ammantato di un’aura classica, ascolto pregiato da non lasciarsi sfuggire, “(((Ancient Future)))” si avvicina tremendamente alla perfezione e, oltretutto, è pure liberamente scaricabile, as usual, dal bandcamp dell’etichetta QueenSpectra.