Blaak Heat Shujaa
The Storm Generation

I Blaak Heat Shujaa sono un trio (Thomas Bellier chitarra e voce, Mike Amster batteria e Antoine Morel-Vulliez basso) francese di nascita e americano d’adozione. Formati a Parigi nel 2008 e con già  alle spalle un album omonimo uscito nel 2010, hanno attirato l’attenzione della Tee Pee Records per cui ora pubblicano questo EP, anticipazione di un disco che si chiamerà  “The Edge Of An Era” previsto per marzo prossimo. “The Storm Generation” è stato registrato a Los Angeles con l’aiuto di Scott Reeder, già  bassista dei Kyuss e dei The Obsessed.

Le radici di Bellier, Amster e Morel-Vuilliez sono chiare: black metal, stoner rock e psichedelia. Lo si sente in “Helios” e nel basso pulsante che ricopre gli undici minuti di “The Revenge Of The Feathered Pheasant” ma anche in pezzi più brevi come lo strumentale tutto ritmo “Incident At Stinson Beach” (da loro definito una “heavy surf track”). “The Manifesto” vede la partecipazione del gonzo poeta e candidato al premio Pulitzer Ron Whitehead, che presta la sua anima beat a questo spoken word trasformandolo in una tirata sulla fisica quantistica, la natura e il gonzo journalism che pare fatta apposta per accompagnare gli ultimi istanti di un’America allo sbando, in trepidante attesa che si compia la profezia dei Maya. La quiete prima della tempesta, si potrebbe dire. E nuvoloni carichi di pioggia avanzano sulle note di una “The Storm / We Are The Fucking Storm”dal tono cupo e velatamente rivoluzionario: tre minuti scarsi di pura intensità  sonora che rendono giustizia a “The Storm Generation Manifesto”, l’opera di Whitehead che li ha ispirati suggerendo pure il titolo dell’EP. Convince meno invece “Fusil Contra Fusil”: anche se è apprezzabile il coraggio di Bellier e soci nel cimentarsi con un pezzo cantato in spagnolo, c’è ancora qualcosa da rodare e mettere a posto.

“The Storm Generation” è un assaggio, un antipasto di qualcosa che verrà , l’inizio di un nuovo percorso e come tale và  considerato. Sicuramente incuriosisce e invoglia a dare un’occhiata al full lenght che arriverà  presto, e dimostra che i Blaak Heat Shujaa sono una buona aggiunta alla famiglia metal della Tee Pee.