Registrato allo Studio Sickan nella nativa Malmö insieme al produttore Joakim Lindberger (Yast, Hey Elbow), “Siesta”, uscito lo scorso weekend per la londinese Fire Records, è il secondo LP per gli Hater: la band indie-pop svedese non è certo di quelle che rimangono con le mani in mano perchè il loro debutto sulla lunga distanza, “You Tried”, era arrivato solo lo scorso anno, mentre un EP, “Red Blinders”, aveva visto la luce a dicembre.

Come già  scriveva a novembre il buon Riccardo Cavrioli nel “Weekly Radar” a loro dedicato, la band svedese sembra voler crescere a ogni uscita e anche questo sophomore non fa eccezione: la nota positiva la troviamo soprattutto nel fatto che questi ragazzi di Malmö non hanno fretta e, nostante le uscite ravvicinate, sanno prendersi i loro tempi per usare la testa e dirigersi verso i lidi più corretti.

Non dobbiamo fare molta strada, perchè già  parlando dei due singoli usati come anticipazione lo scorso giugno nel giorno dell’annuncio del nuovo LP, possiamo trovare parecchi spunti interessanti.

“It’s So Easy” è il primo gioiello di questo nuovo lavoro e ci trasporta verso territori synth-pop, dove il senso melodico rimane notevole, mentre la sua energia sembra dare una maggiore scossa a quella atmosfera rilassata tipica degli Hater, mentre il gruppo di Malmö si addentra anche in paesaggi più scuri rispetto al solito.

L’altro singolo, “I Wish I Gave You More Time Because I Love You”, è una perla preziosa all’interno di questo nuovo disco: i sentimenti sono in primo piano con la voce di Caroline Landahl che lascia trasparire ogni singola emozione, che l’accompagnamento dei fiati non fa che esaltare.

Piuttosto lungo per gli standard odierni ““ quasi un’ora ““ “Siesta”, però, ci regala melodie che ancora una volta convincono sin dal primo ascolto: la purezza e la delicatezza di “Seems So Hard”, giusto per prendere uno dei tanti pezzi che ci piacciono, ci cullano attraverso le gentili chitarre e un malinconico senso di relax estivo.

Se la corta “I Sure Want To” ci propone un ottimo mix tra synth solenni e la voce triste, ma morbida di Caroline, “Cut Me Loose” propende, invece, per qualche accelerazione e per una maggiore dose di energia, senza dimenticare anche qui qualche tinta dolce-amara.

Non è giusto farci impressionare dai cinquantasette minuti che ci possono far pensare male ancor prima di iniziare il nostro ascolto, perchè questo “Siesta” è un’esperienza ancora una volta assai gradevole che ci guida all’interno di un mondo sognante e pieno di grazie, quello dell’indie-pop, dove la melodia e la gentilezza sono ingredienti imprescindibili: i ragazzi svedesi si sono ancora una volta mossi in avanti e a noi non rimane che consigliarvi di non perdere le loro date italiane (Torino, Bologna e Ravenna) del mese prossimo.