Dalle brillanti menti di Chelsea Wolfe e della polistrumentista Jess Gowrie nasce il progetto Mrs. Piss. La collaborazione, concepita nel corso di una tournèe condivisa nel non troppo lontano 2017, scaturisce dal desiderio di entrambe di tornare alle passioni giovanili: il metal, il grunge, l’industrial e le belle sonorità  heavy di una volta, grezze e poco ritoccate in fase di registrazione.

A trovare la definizione ideale per descrivere le otto tracce di “Self-Surgery” ci hanno pensato proprio le due artiste americane, per le quali il brevissimo debutto ““ neanche diciannove minuti di durata, praticamente un EP ““ rappresenta un’esperienza di pura pesantezza, basata sulle visioni di una coppia di indomite punk. E non si può che dar loro ragione, visto che l’impatto iniziale è a dir poco devastante.

Dopo una “sfrigolante” intro in salsa noise (“To Crawl Inside”), si viene travolti dal violentissimo garage rock di “Downer Surrounded By Uppers” e dal doom plumbeo e ipnotico di “Knelt”. L’abbondanza di effetti sulla voce di Chelsea Wolfe dà  vita a una sensazione di straniamento; le melodie, seppur parte integrante dell’opera, sembrano quasi provenire da una dimensione aliena.

è come se, nel tentativo di adattarsi a un ambiente tanto ostico e oscuro, si facessero via via sempre più ruvide, senza però mai perdere quella tetra delicatezza che tradizionalmente caratterizza la cantante statunitense. I volumi saturi di “Self-Surgery” ci restituiscono quel sound cattivo e ruspante che negli anni ’90 fece la fortuna di tanti paladini delle correnti post-metal e post-hardcore. In maniera assai originale, Wolfe e Gowrie lo accostano a un’attitudine lo-fi e lo rimodellano in base alle loro mutevoli esigenze.

La pesante linea di synth con cui parte “Nobody Wants To Party With Us” ci trascina in territori industrial, mentre la caotica “M.B.O.T.W.O.” ha un che di psichedelico; nella furiosa “You Took Everything” troviamo riff stoner, atmosfere trip hop e, nascosto sottotraccia nel ritornello, un cantato in scream che non sfigurerebbe in un brano black metal. A chiudere il disco sono “Self-Surgery” e “Mrs. Piss”, due canzoni a modo loro catchy che ben esemplificano la natura della nuova creatura di Chelsea Wolfe e Jess Gowrie: spaventosa, conturbante e sensuale.