Come forse ricorderete, la Tiny Engines non aveva pagato le royalties a numerosi dei suoi artisti, che le hanno poi fatto causa e l’hanno abbandonata e tra essi c’erano anche i Wild Pink, già  autori di due piacevoli album: i ragazzi di stanza a Brooklyn, che avevamo avuto la fortuna di vedere a Verona nel giugno 2018 insieme ai Ratboys, hanno trovato la fiducia nella nota label canadese Royal Mountain Records, che li ha messi sotto contratto e che ora realizza questo loro nuovo LP.

Registrato tra il febbraio 2018 e il gennaio 2020 tra New York City, Philadelphia e Los Angeles, “A Billion Little Lights” è stato prodotto da David Greenbaum (U2, Jenny Lewis, Beck).

In questo terzo album il gruppo dello stato di New York parte dalle influenze di Americana e country-folk presenti sul precedente lavoro per poi espandersi verso territori più pop usando anche più di una volta i synth e qualche beat elettronico.

Partiamo dal primo singolo “The Shining But Tropical”, che vede come ospite proprio Julia Steiner dei Ratboys ai backing vocals: synth frizzanti e percussioni energiche e precise creano un suono maestoso ed elegante che nulla ha da invidiare al Boss, a cui, secondo la nostra opinione, i Wild Pink fanno riferimento in più di un occasione.

Ottimo il lavoro dei nostalgici synth nella successiva “Amalfi”, un pezzo perfettamente melodico, ricco di intimità  e dai toni sognanti.

Se “Pacific City”, dall’andamento tranquillo, si sposta invece verso più famigliari territori country-folk, ma dalle deliziose sfumature pop, “You Can Have It Back” è un piccolo inno dalla strumentazione elegante e, sebbene parli di argomenti dolorosi come la fine di una relazione e il conseguente malinconico stato d’animo, sembra comunque voler dare qualche graditissimo momento di pace all’ascoltatore.

Il gruppo di NYC ha ancora fatto centro, fermandosi con cura sui dettagli, senza mai voler forzare le proprie decisioni o avere fretta e ci ha regalato un album gentile e pieno di belle melodie, di calore e di dolcezza: proprio quello di cui avevamo bisogno per affrontare questo periodo così difficile per tutti.

Photo Credit: Mitchell Wojcik