Credit: Ebru Yildiz

Baroness tornano con il loro attesissimo sesto album “Stone” il 15 settembre su Abraxan Hymns.
 
Il cantante John Baizley spiega questo ritorno:

Un aspetto importante dei Baroness è che non ci piace ripeterci. È tutta una questione di volontà di rischiare. Quando ero più giovane il senso della musica era di essere diversi, di non fare la stessa cosa, di non ascoltare i genitori e di non seguire le regole. È un po’ stupido, ma così funziona. È davvero terrificante arrivare al sesto disco della tua carriera e pensare che dovrai continuare a seguire la tua storia piuttosto che inventare continuamente. Quindi, abbiamo raddoppiato l’impegno nel reinventarci per vedere dove saremmo arrivati. Credo che questo disco ne sia un buon riflesso. ‘Stone’ è molto più vivo e più diretto

Questa evoluzione volontaria ha portato la band di stanza tra Philadelphia e Brooklyn nella città di confine di Barryville, N.Y. Scegliendo di autoprodurre “Stone”, i Baroness hanno trascorso un mese circondati dai pini, rintanati in una casa-vacanza che è diventata uno spazio di registrazione improvvisato con grandi soffitti a volta, pavimenti in legno e pareti in mattoni e vetro. Mentre scrivevano “Stone”, Baizley ha registrato e pre-mixato in tempo reale, dando a ogni canzone di “Stone” la propria veste sonora. Dopo aver finito di registrare batteria, chitarre e basso, il gruppo è tornato nello studio seminterrato di Baizley per registrare le voci, prima di affidare l’album al maestro del mixer Joe Barresi (Kyuss, Tool) e al guru del mastering Bob Ludwig (Led Zeppelin, Nirvana).

La band offre un’anteprima del nuovo album con la pubblicazione di “Last Word” e del relativo video diretto da Nick Jost:

“Stone” tracklist:

  1. Embers
  2. Last Word
  3. Beneath the Rose
  4. Choir
  5. The Dirge
  6. Anodyne
  7. Shine
  8. Magnolia
  9. Under the Wheel
  10. Bloom