Recentemente Molly Burch si è trasferita da Austin alla sua città natale, Los Angeles: proprio lì, durante la pandemia, la californiana ha ritrova i suoi diari di quando aveva tredici anni. Quei momenti difficili e di disagio per lei sono stati il punto di partenza per il suo nuovo LP e la vedono concentrarsi sul rapporto che ha con se stessa e sugli alti e bassi che hanno formato la sua identità.

Credit: Tonje Thilesen

Per questa sua quarta fatica sulla lunga distanza, che arriva a poco più di due anni dall’uscita della precedente, “Romantic Images“, la statunitense ha chiesto aiuto a Jack Tatum (aka Wild Nothing), con cui aveva già lavorato in passato, che l’ha portata a trovare suoni nostalgici toni pop dai sapori ’80s di assoluto valore.

L’eleganza e la classe non mancano già a partire dalla opening-track “Made Of Class”: vulnerabile e dolce, disegnata con chitarra e batteria, la canzone non solo mette in luce la suadente voce della Burch, ma gode di splendidi arrangiamenti di archi, cortesia proprio di Tatum, che le permettono di creare atmosfere ricche di emotività.

La successiva “Physical”, la prima canzone di questo disco su cui Molly ha lavorato insieme a Jack, è piuttosto malinconica e sembra trasportarci proprio verso i già citati anni ’80 con un notevole uso dei synth e tonalità dancey comunque piuttosto raffinate e ricercate.

Il recente singolo “Tattoo”, che ricorda la sua migliore amica, purtroppo scomparsa quando avevano solo diciannove anni, è un tributo carico di emozioni sincere e dolorose, descritto con grande sapienza attraverso il piano, a cui si vanno ad aggiungere archi come arpa e violino: il risultato, di assoluta qualità, sa colpire dritto al cuore di chi ascolta.

Un altro tuffo negli anni ’80 lo facciamo anche con “Heartburn”, che non ha solo influence dancey, ma aggiunge un tocco funky al suo sound con chitarra, synth, percussioni, fiati e archi, mentre Molly vuole andare avanti con il suo cammino e proseguire dopo una relazione terminata.

Sensazioni nostalgiche anche nella successiva e romantica “Champion”, dove percussioni e synth ci fanno camminare su terreni poppy, ma è un lungo assolo di sax nella parte finale del pezzo ad aggiungere la famosa ciliegina sulla torta e a portare un senso di relax.

Mentre ha cercato di riscoprire se stessa, analizzando il cammino della sua vita, Molly ha continuato a crescere anche a livello musicale, portandosi su territori sonori più pop rispetto alle cose del suo passato, ma suscitando comunque interesse senza mai perdere la sua ottima sensibilità per le melodie.