Credit: Kmeron

Settimana giornata del Barezzi Festival e quarta all’Auditorium Del Carmine: la rassegna parmigiana sta volgendo al termine e, dopo oggi, abbandona Parma per trasferirsi domani in quel di Busseto, città natale di Giuseppe Verdi – e più precisamente al Teatro che porta il nome del grande musicista emiliano – per il concerto dei Lambchop, che segnerà la fine di questa magnifica edizione.

Stasera sul palco della venue parmigiana ci sarà Micah P. Hinson, songwriter nativo di Memphis, ma da tanti anni di stanza in Texas, ma che di recente vive spesso anche a Madrid: il musicista statunitense presenterà il suo decimo LP, “I Lie To You“, uscito alla fine dello scorso anno per Ponderosa Music Records.

Registrato in Irpinia in appena cinque giorni, il disco è stato prodotto da Alessandro “Asso” Stefana dei Guano Padano e già collaboratore di PJ Harvey e Mike Patton.

La formazione che lo accompagna sul palco oggi comprende inoltre anche Paolo Mongardi dei Fuzz Orchestra alla batteria.

Sono passate da poco le nove e un quarto e, dopo l’esibizione di Guido Maria Grillo, è la volta di Micah insieme alla sua band: ad aprire la serata è proprio un brano dal suo lavoro più recente, “Wasted Days And Wasted Nights”. La sua voce profonda è accompagnata dalla chitarra elettrica, dai gentili arpeggi del banjo di Stefana e da un adrenalinico drumming e il risultato è incredibilmente sensibile e toccante.

Poco dopo “Carelessly”, descritta con lap-steel e chitarra elettrica, è di una bellezza struggente, e regala uno dei momenti più intimi e speciali della serata: mancheranno sì gli arrangiamenti di archi presenti nella sua versione originale, ma questa prova dal vivo è altrettanto meravigliosa e significativa.

C’è spazio anche per la cover di “Tinseltown Swimming In Blood” di Destroyer che, da un pezzo ricco di elementi elettronici come sul disco di Daniel Bejar, si trasforma in qualcosa di acustico, pur dal ritmo piuttosto incalzante: il risultato comunque è incantevole.

“I Don’t Know God” è una delle poche inedite presenti nella setlist di questa sera e viene suonata da solo accompagnato dalla sua sei corde acustica ed è assolutamente gentile e intima.

“Walking On Eggshells”, altro estratto da “I Lie To You”, ci porta su territori country-folk con i teneri arpeggi del banjo di Stefana che creano un’atmosfera molto intima, mentre “On The Way Home (To Abilene)” chiude il set con emotività e sensazioni nostalgiche, mentre la batteria di Mongardi pulsa piena di energia.

L’encore si apre con un’altra inedita, “Darling Enemies And Friends”, un brano acustico dai toni piuttosto cupi e procede poi con la cover di “Please Daddy (Don’t Get Drunk This Christmas)” di John Denver, un altro tuffo nel country-folk, che conquista immediatamente il pubblico parmigiano con la sua delicatezza.

L’encore si chiude con un altro tocco di nostalgia e più precisamente con “Diggin’ A Grave”, sicuramente malinconica, ma altrettanto intensa e adrenalinica.

Dopo una brevissima pausa Hinson e Stefana tornano ancora, su richiesta insistente dei fan emiliano, per eseguire “You And Me”, solo voce e piano, regalando le ultime emozioni della serata.

Micah e la sua band ancora una volta hanno disegnato un live-show davvero toccante e ricco di intimità e, dobbiamo ammetterlo, la venue anche stasera ha aiutato chi era sul palco, a fornire una prestazione ancora migliore grazie a una fantastica acustica e a un’atmosfera davvero suggestiva e unica.