Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

MGMT – “Loss of Life”
[Mom+Pop]
pop, psychedelic

Andrew VanWyngarden e Ben Goldwasser confezionano il nuovo lavoro a nome MGMT insieme ai produttori Patrick Wimberly e Dave Fridmann. Tra le dieci tracce troviamo anche una collaborazione con Christine and the Queens che rappresenta il primo featuring in un disco del duo. In un comunicato VanWyngarden e Goldwasser hanno dichiarato:

…siamo molto orgogliosi di questo album e del fatto che sia stato un parto relativamente indolore dopo un lungo periodo di gestazione, e siamo felici di mettere questo bambino al mondo con Mom+Pop… musicalmente parlando, siamo intorno al 20% di adulti contemporanei e non di più, per favore.

CCCP Fedeli Alla Linea – “Altro Che Nuovo Nuovo”
[Virgin Music / Universal Music Italia]
alternative rock

Un nastro perso, ritrovato, esposto dentro una teca nella mostra ai Chiostri di San Pietro “Felicitazioni! CCCP – Fedeli alla linea. 1984 – 2024″ (visitabile fino al 10 marzo), considerato irrecuperabile e apparentemente inascoltabile ma che invece è stato digitalizzato e rimasterizzato. Nasce così a sorprese il nuovo disco live dei CCCP che trascina l’ascoltatore in una fumosa palestra degli anni ’80, tra punk e socialisti uniti da un solo credo, e cattura l’essenza della band che urla al pubblico il manifesto programmatico di una carriera folgorante. “Altro Che Nuovo Nuovo” contiene gli inediti “Oi Oi Oi” e “Onde” quest’ultimo utilizzato fino ad ora solo per la sala della mostra a Reggio Emilia “Felicitazioni! CCCP – Fedeli alla linea. 1984 – 2024″ con l’installazione di Roberto Pugliese.

REAL ESTATE – “Daniel”
[Domino]
indie-rock

A distanza di tre anni esatti da “The Main Thing“, i Real Estate tornano, via Domino Recording Company, con il loro sesto LP, “Daniel“. Registrato in appena nove giorni al RCA Studio A di Nashville, il disco è stato prodotto dal noto Daniel Tashian (Kacey Musgraves, Burt Bacharach), vincitore di due Grammy Award. Le canzoni di “Daniel” sono prive di sforzo ma abili. Brillano e irradiano senza esitazioni o ripensamenti, e collegano la meraviglia disinibita dei primi lavori dei Real Estate con la prospettiva guadagnata dell’età adulta. A Nashville, i Real Estate hanno condiviso un appartamento in affitto, tagliando a stretto contatto dopo l’imposizione della separazione degli ultimi anni. A pochi giorni dall’inizio delle registrazioni, stavano discutendo i titoli degli album quando qualcuno ha suggerito “Daniel”, semplicemente perché sembrava una buona idea dare un nome umano a un disco. Era per Daniel Tashian? Forse. Era il segno di una band che ormai esiste da abbastanza tempo da prendere sul serio la propria musica senza prendere troppo sul serio se stessa o la propria percezione? Assolutamente sì.

LAETITIA SADIER – “Rooting for Love”
[Drag City]
alternative

Il nuovo disco della cantante degli Stereolab vede tra i suoi ospiti il bassista Xavi Muñoz ed è stato mixato da Hannes Plattemier ed Emma Mario. Laetitia lancia un appello alle civiltà traumatizzate della Terra: siamo invitati ad evolverci finalmente oltre i nostri innumerevoli millenni di sofferenza e alienazione. Le sue canzoni mettono in scena le complessità e le armonie di questa direttiva: organo, chitarra, basso, sintetizzatore, trombone, vibrafono, batteria dal vivo e programmata, e un gruppo vocale di uomini e donne chiamato “The Choir”, che opera intricati cambi di accordi, di tempo e di dinamica, mentre la presenza empatica di Laetitia fa da guida.

HURRAY FOR THE RIFF RAFF – “The Past Is Still Alive”
[Nonesuch]
alternative rock

Alynda Segarra, Hurray For The Riff Raff, ha lavorato a questo nuovo LP al fianco del produttore Brad Cook e a tutta una serie di collaboratori, tra cui i cantanti Anjimile, Conor Oberst e S.G. Goodman, oltre ai musicisti Libby Rodenbough, Matt Douglas, Meg Duffy, Mike Mogis, Phil Cook e Yan Westerlund. “The Past Is Still Alive” è stato registrato un mese dopo la morte del padre di Segarra.

FIRE! – “Testament”
[Rune Grammofon]
avant jazz

Nuovo album, l’ottavo, per i FIRE!, il trio avant-jazz guidato dal sax baritono di Mats Gustaffson e coadiuvato anche in questa occasione dai fidi musicisti e amici Johan Berthling al basso e Andreas Werliin alla batteria. “Testament” registrato con sua maestà Steve Albini.

ELEPHANT STONE – “Back Into the dream”
[Fuzz Club]
psychedelic, shoegaze

A distanza di quattro anni dall’uscita del loro quinto LP, “Hollow“, gli Elephant Stone pubblicano, via Fuzz Club Records, il nuovo full-length, “Back Into The Dream“. Il frontman Rishi Dhir dice del disco:

La nostra musica mira a colmare il divario tra il noto e l’ignoto. Come suggerisce il titolo, l’album esplora la mente inconscia, il ritmo circadiano e ogni altro mistero sfocato che si aggira tra il sonno e la veglia.

VANESSA PETERS – “Flying On Instruments”
[Idol Records]
songwriting, folk pop-rock

Dopo quasi tre anni dall’uscita di “Modern Age“, Vanessa Peters gunge al suo dodicesimo LP, “Flying On Instruments“. Rispetto al rauco e turbolento ultimo lavoro “Modern Age”, il nuovo album è un importante ritorno a ciò che recensori e fan si aspettano dalla cantautrice. Coprodotto dal vincitore Grammy Joe Reyes, “Flying On Instruments” torna a una forma folk-pop/rock più pura, con una produzione ridotta al minimo e focus attorno a pianoforte e ai testi.

WHITELANDS – “Night-bound Eyes Are Blind To The Day”
[Sonic Cathredal]
shoegaze

La band londinese è una delle nuove realtà più interessanti nel panorma shoegaze inglese. Scelti dagli Slowdive come opening del loro recente tour nel Regno Unito i Whitelands debuttano oggi sulla celebre etichetta Sonic Cathedral.

NADINE SHAH – “Filthy Underneath”
[EMI North]
indie-rock, folk-rock

Il quinto album di Nadine Shah racconta un periodo di turbolenza senza precedenti nella vita dell’artista. Eppure quell’esperienza, per quanto difficile, risuona come una conferma di vita: una parata di fantasmi che abbraccia tutti i trentasette anni di Nadine, muovendosi con bellezza a ritmo della musica che Nadine e il produttore Ben Hillier hanno creato.

RAFAEL TORAL – “Spectral Evolution”
[Moikai]

drone, ambient

Dopo un interludio ventennale, la Moikai, label di Jim O’Rourke, torna a farsi viva con un nuovo importante lavoro firmato da Rafael Toral artista che già negli anni ’90 si era distinto per la sua musica fatta di droni per chitarra.

ERICK THE ARCHITECT – “I’ve Never Been Here Before”
[Architect Recording Company]
hip-hop

Ricercato produttore ma soprattutto leader della crew hip-hop di Brooklyn Flatbush Zombies Erick The Architect giunge al suo debutto solista con un disco registrato nella sua Los Angeles con l’aiuto di amici e colleghi su tutti:  Joey Bada$$, Westside Boogie, George Clinton, Channel Tres, Kimbra, Lalah Hathaway, RÜDE CÅT, Boy Boy, Pale Jay e FARR.

MARY TIMONY – “Untame the Tiger”
[Merge]
alternative rock

Sono passati quasi diciassette anni da “The Shapes We Make”, l’ultimo lavoro solista di Mary Timony, cinquantatreenne musicista di Washington, D.C. che abbiamo conosciuto con formazioni come Autoclave, Helium, Hex Ex e Wild Flag. L’album “Untame the Tiger”, mistico e chitarristico, è nato dopo la dissoluzione di una relazione di lunga durata ed è stato accompagnato dalla morte del padre e della madre di Mary. L’album è stato registrato durante un periodo di due anni in cui la Timony si è presa cura dei suoi genitori malati.

EMAHOY TSEGUE’-MARYAM GUEBROU – “Souvenirs”
[Mississippi]

world, folk

Primo album cantato per la compositrice e pianista etiope Emahoy Tsege Mariam Gebru: “Souvenirs” raccoglie registrazioni domestiche su cassetta profonde e commoventi realizzate in mezzo a sconvolgimenti e disordini politici. Sebbene scritto e registrato mentre viveva ancora nella casa della sua famiglia ad Addis Abeba, Emahoy canta il dolore di aver lasciato la sua amata Etiopia, una riflessione sulla rivoluzione del 1974 e il conseguente Terrore Rosso nella sua terra natale, e un presentimento del suo futuro esilio a Gerusalemme.

THE SNUTS – “Millennial”
[Happy Artist Records]
alternative rock

La band aveva fatto ritorno sulle scene lo scorso maggio, con “Gloria” , prima traccia del disco, a cui era seguita poco dopo la soleggiata “Dreams”. A queste due uscite aveva fatto seguito un ampio calendario di appuntamenti live suonando da headliner in Europa, America, Giappone e Australia.

In vista di questo nuovo disco, l’idea iniziale era: ci sono canzoni che abbiamo dimenticato di scrivere? Ci sono idee e sensazioni a cui possiamo attingere da quando non vivevamo in questo mondo musicale? È da qui che noi, come millennial, siamo nati con questo concetto. Attingere alle emozioni che forse non avevamo trasformato in musica. Quei grandi punti di ebollizione della tua vita. La prima volta che ci si innamora. La prima volta che ti si spezza il cuore. Quei momenti cruciali. Nell’ultimo disco c’erano un po’ più di sfumature. Con questo disco, volevamo vedere come ci saremmo sentiti se fossimo stati più diretti nelle canzoni e se fossimo riusciti a connetterci il più facilmente possibile. Non credo che oggi viviamo in un’epoca in cui la gente vuole passare il tempo a smontare qualcosa. Vogliamo che la gente percepisca questo al primo ascolto.

BLACK TAIL – “Wide Awake On Beds Of Golden Dreams”
[MiaCameretta ]

indie rock, alt rock, indie folk

Quarto album in studio della band di Latina guidata da Cristiano Pizzuti e Roberto Bonfanti – rispettivamente voce/chitarra e batteria. Alt-country alla Wilco, fragile songwriting in zona Sparklehorse ed Elliott Smith, americana dal sapore desertico… la provincia pontina non è mai stata così vicina agli Stati Uniti.

ERIKA DE CASIER – “Still”
[4AD]

rnb, elettro-pop

Terzo album, probabilmente quello più a fuoco in termini di nuove sonorità 2step e R&B, per l’artista portoghese di base a Copenaghen. Per la prima volta, de Casier presenta raccoglie al suo fianco alcuni ospiti: il DJ britannico Shygirl, il duo hip-hop They Hate Change e il compositore, già noto come Blood Orange, Dev Hynes.

ALLIE X – “Girl With No Face”
[TWIN MUSIC INC-AWAL]

indie-popsynth-pop, electropop

“Girl With No Face” è il primo album della cantante avant-pop canadese in più di quattro anni. Allie X, che ha curato da sola scrittura musica, testi e produzione, descrive il disco come aggressivo, indulgente e audace.

Mi ha quasi fatto venire le vertigini perché sono andato così in profondità… Non cercherò di accontentare nessun altro, perché non c’è letteralmente nessun altro in questa stanza. Potrei aver creato qualcosa che è completamente fuori tendenza qui, ma è sicuramente qualcosa che mi piace.

WHISPERING SONS – “The Great Calm”
[PIAS]

post-punk

Terzo lavoro, che segue il minimale “Many Others” (2021), per la band post-punk belga.

MERRYN JEANN – “Dog Beach”
[Rescue + Return Records]

pop, rock, folk

Nel suo secondo “Dog Beach”, ispirato al movimento lanciato da Arthur Russell a New York negli anni ’80 che portava spettacoli pop negli spazi d’avanguardia, Merryn Jeann esplora pop, grunge, rock e folk con toni orchestrali e cinematografici.

A BURIAL AT SEA – “Close To Home”
[Pelagic Records]

post-rock

La band irlandese di base a Liverpool allarga il suo spretto sonoro inserendo elementi shoegaze, math-metal e afro-jazz, allestendo, come già fatto sapientemente nel precedente self-titled del 2020, un’ondata meditativa e a lenta combustione di ispirazione post-rock.

GEOTIC – “The Anchorite”
[Basement’s Basement]

ambient

Il prolifico produttore losangelino Will Wiesenfeld continua a sfornare musica utilizzando moniker diversi. Dopo gli ottimi lavori firmati Baths e Post-Foetus e svariate colonne sonore è giunto il momento di riportare in pista Geotic progetto con il quale il nostro sforna dischi dal 2008.