Nell’immaginario collettivo è difficile disgiungere Raiz dagli Almamegretta.
Eppure la band napoletana sopravvive alla dipartita del suo frontman e celebra per la seconda volta l’uomo che le ha donato le radici, Stefano Fachielli alias ‘D.RaD‘, autentico dubmaster e creatore del sound Almamegretta, scomparso in un incidente stradale nel 2004, con la seconda puntata del viaggio nelle radici reggae, ovvero questo ottimo “Dubfellas Vol. 2”.

Ad un primo rapido ascolto ci si rende conto che esiste un filo conduttore unico che collega tutte le band alternative partenopee, ovvero il fatto di essere dei musicisti di immane talento. Penso ai primissimi Bisca&99 Posse, penso ai 24 Grana o a Daniele Sepe. Con eccesso di campanilismo includiamo pure i Massive Attack, date le origini napoletane di Bob Del Naja e dichiariamo che sotto ‘o Vesuvio si è prodotta sempre musica di avanguardia’.
Il sound è profondo e solare, l’ideale per le giornate calde e umide di questi giorni che trasformano in caraibi anche le spiagge di Fregene. Per li amanti dei bassi pompati oltremisura.
La band evolve le sonorità  in questa seconda versione dei ‘ragazzi del dub’ e si sposta verso il trip hop, riunendosi idealmente a quell’anima (alma) migrante (megretta) di Del Naja ed il suo Bristol sound.
Il disco si apre con “My Time”, brano che sa di Magreb in salsa dub con un pizzico di jungle, per poi proseguire con “Healing Step” e “PPP” dove l’album diventa più introverso e britannico.
“Drop & Roll” è un brano che entra facilmente in Heavy Rotation: una base ritmica cadenzata supportata da riverberi e delays ben studiati, tenuti insieme dalla voce di Marcello Colemann (attuale vocalist della band). Una piccola perla all’interno di un ottimo disco.
La successiva “Rescue” vede la partecipazione di Raiz ed è la traccia che si colloca tra Tricky e Portishead, con campionamenti vocali tipo Houston, abbiamo un problema e un ampio spettro di strumenti, dai samples alle chitarre.
Il finale è travolgente con la sperimentazione elettronica di “Foolish Dub”, con l’unico inserto in dialetto napoletano nella dubbissima “Once In A Lifetime” e con la conclusione con un brano vincitore del “Almamegretta Remix Context”, dal titolo “What Have You Done? (La Bestia Remix).

Per concludere questo disco rappresenta una tappa nell’evoluzione del sound degli Almamegretta, l’ennesima migrazione verso nuovi orizzonti lasciando ben scoperte ed evidenti le radici.
E poco importa se manca Raiz a ricordarci che siamo tutti figli di Annibale. A noi piace il caldo giamaicano delle spiagge di Bristol.

Dubfellas Vol.2
[ Sanacore – 2010 ]
Similar Artist: Massive Attack, Tricky, Kode9
Rating:
1. My Time
2. Healing Step
3. PPP
4. Didn’t Leave Nobody
5. Drop & Roll
6. Rescue
7. Foolish Dub
8. Once In A Lifetime
9. Gypsy Shoes
10. Shy
11. What Have You Done? (La Bestia RMX)