Esistono due categorie di band.
Ci sono quelle che fanno dischi brillanti ma che dal vivo suonano così così, e ci sono gruppi che una volta sul palco ti rivoltano come un calzino. è il caso di Ellery Roberts ed Ebony Hoorn – al secolo LUH – on stage sull’onda del successo che l’esordio “Spiritual Songs For Lovers to Sing” sta portando.
XOYO è un club che si affaccia su Old Street, sembra prendere forma da un romanzo di Jay McInerney e in una qualunque serata della settimana ci ritrovi parte di quella multietnica gioventù, un po’ bruciata e fancazzista, che fa vibrare Londra. “Love unites humanity” è una delle frasi preferite dell’ex frontman di WU LYF e della sua ragazza – e partner in crime – Ebony. Ci aggiungo anche la musica, e la chiave di volta ““ credetemi ““ è tutta qui.
LUH salgono sul palco quando da poco sono passate le nove e mezza, dopo il rumoroso electro post-punk dei Venn. Tutto ha inizio, un po’ in sordina, con il piano di “I&I”, ma il loro abbraccio si trasforma ben presto in una scarica elettrica, che si fa stringente, come una morsa, ti leva il respiro. Sono poche e ricorrenti le immagini che questi due agitati cuori fanno arrivare alla loro audience: amore, delusione, rabbia, speranza, ma anche fiducia. Sentimenti diretti al mondo in generale, all’uomo e ai i suoi istinti animali. Sentimenti di cui tutti – sussurra Ellery – dovrebbero nutrirsi per sentirsi vivi. Non bastasse la pioggia che agita Londra in una fredda serata a fine Maggio, ecco giungere una pura tormenta di chitarre e voci, che si perdono in un polveroso tappeto di synth e percussioni.
Non c’è spazio per le carezze, perchè LUH amano prenderti a schiaffi. Iniziano a correre, ti inseguono, ti stringono, colpiscono. E lo fanno con l’impeto e la brillantezza di nove pezzi suonati senza interruzioni e con poche sbavature. Le esplosioni di calore e urla si perdono lì, sotto il paradiso, in mezzo alle varie “Unites”, “Beneath the Concrete” (che Ellery racconta di aver scritto una mattina presto, in disordinato cammino per le vie di Shoreditch), “$ORO”, “Loyalty”, la straordinaria “Lament”. Dura all’incirca un’ora, questo set che mi lascia senza fiato e in preda a un’astinenza immediata. Mi rimane la voglia di ricominciare tutto daccapo, di riavvolgere il nastro e farmi attorcigliare ancora dalle dolci-amare vibrazioni musicali che il duo dispensa a un pubblico in estatica adorazione.
Poco dopo i saluti, le luci accese: ho appena il tempo di raccogliere le idee e iniziare a scrivere questo pezzo. Si, perchè cercavo una risposta, da questi LUH che sanno far vibrare l’anima mentre la puntina scorre sul vinile. L’ho avuta: mi hanno atteso al varco, disarmato e quindi steso con un suono sontuoso, da perdercisi dentro.
SETLIST
I&I
Unites
Beneath the Concrete
Future Blues
$ORO
Lament
Loyalty
Lost Under Heaven
First Eye to the New Sky