Dopo un paio di EP, realizzati nel biennio 2014-2015, all’inizio dello scorso anno i Bonny Doon hanno pubblicato il loro omonimo esordio sulla lunga distanza e a marzo è arrivato anche questo “Longwave”, realizzato dalla Woodsist Records, l’etichetta di proprietà dei Woods.
Registrato in maniera molto semplice, evitando i vari trucchi da studio e le sovraproduzioni, questo sophomore sembra non voler mai forzare con il ritmo e anche il livello di energia rimane spesso basso: proprio l’atmosfera rilassata, che i quattro ragazzi del Michigan sanno creare attraverso la loro sapiente strumentazione, è uno dei punti vincenti di “Longwave”.
Un clima calmo apre il disco, attraverso la sua title-track, regalando serenità attraverso i vocals e la strumentazione, sebbene i temi toccati dal suo testo – come anche nelle altre canzoni di “Longwave” – non siano proprio i più gradevoli: sogni non realizzabili, mancanza di direzione, svogliatezza sono infatti argomenti, tutti difficili da trattare, che incontriamo nel corso dell’album.
Nonostante questo un senso di poesia cosparge tutto l’universo musicale dei Bonny Doon e un brano come “Saw A Light” è capace di regalare grandi emozioni a chi ascolta: una vera e propria magia folk, ricoperta da un leggero velo di psichedelia, dove comunque i sentimenti riescono a uscire con estrema facilità .
“Longwave” è uno di quegli album da ascoltare in qualsiasi momento, per ritrovare serenità , per rilassarsi e soprattutto per lasciarsi incantare da queste dieci piccole perle che mostrano al mondo il cuore dei Bonny Doon: non c’è niente di complicato qui, basta chiudere gli occhi, assaggiare la loro musica e rilassarsi.
Credit: Andrew Kerr