In un anno normale, i tre film dalla 10 alla 8 non rientrerebbero in una Top 10, ma per motivi che non stiamo qui a ripetere di anno normale non si tratta. Le uscite sono state di per se poche, tutti i film da festival usciranno in sala l’anno prossimo, tanti altri sono stati rinviati a tempi migliori. Inserirò dunque tre film italiani che si sono lasciati guardare con piacere e che segnano uno stacco in termini di qualità  e stile rispetto alla media delle produzioni nostrane, lasciando intravedere la voglia di fare cinema di genere e abbandonare i terribili clichet che affliggono tanto nostro cinema.

#10) LA VITA DAVANTI A SE’

di Edoardo Ponti
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Al netto di una sceneggiatura un po’ troppo didattica, questa storia neo-realista ambientata in una solidale Bari di migranti e puttane sa colpire al cuore, mettici una Sofia Loren istituzionale dentro e la baracca è ben più che salva.

#9) FIGLI

di Mattia Torre e Giuseppe Bonito
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Da neo-papà  in Germania non posso non notare che molti dei problemi di Figli siano molto italiani, non lo sono l’impostazione molto teatrale della messinscena e la sceneggiatura mai buonista del compianto Torre.

#8) ULTRAS

di Francesco Lettieri
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La regia virtuosa e mai spaventata dai mezzi moderni di Francesco Lettieri e la formidabile colonna sonora di Liberato musicano la storia, invero un po’ stereotipata, di uno scontro generazionale tra gli Ultras del Napoli.

#7) TENET

di Cristopher Nolan

Difficile stabilire se la trama volutamente mind-fuck sia solo un pretesto per mettere in scena spericolate e stordenti scene d’azione, se pure fosse rimane un action solido e spettacolare che non teme rivali.

#6) PALM SPRINGS

di Max Barbakow
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Un fantascientifico loop spazio-temporale è solo il mirabolante pretesto per una dolcissima commedia d’amore e crescita.

#5)FAVOLACCE

dei Fratelli D’Innocenzo
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I nuovi fratelli terribili del cinema italiano volgono il loro sguardo surreale e spietato sull’annoiata e desolante periferia romana.

#4) SOUND OF METAL

di Darius Marder
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La dolorosa storia, raccontata da Marder e Cianfrance, senza fronzoli e pietà  di un batterista noise rock che si trova a dover ricostruire la sua vita dopo la repentina perdita dell’udito.

#3) THE TRIAL OF CHICAGO SEVEN

di Aaron Sorkin
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Un cast stellare e corale mette in scena la storia vera di un processo pilotato ai danni di sette attivisti sul finire degli anni ’60, ma tra interpretazioni istrioniche, dialoghi serratissimi e un giudice stolido è all’America di oggi che il film punta il dito contro.

#2) UNCUT GEMS

di Safdie Brothers
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Una New York assordante e caotica fa da sfondo alle peripezie ipercinetiche di un gioielliere dipendente da gioco d’azzardo in un action atipico che diventa per lo spettatore un’esperienza iper-sensoriale.

#1) JOJO RABBIT

di Taika Waititi
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Semplicemente il più tenero, folle, variopinto e commovente spaccato di olocausto che abbiamo mai visto e mai vedremo al cinema.

Credit grafica: Luca Morello (Scismatica)