Il mondo di Naomi Yang e Damon Krukowski, due terzi dei Galaxie 500, si arricchisce di un nuovo capitolo dopo quell’esordio in coppia nel lontano 1992 con le “psychedelic break ““ up songs” di “More Sad Hits” concepite ad appena un anno di distanza dalla rottura con Dean Wareham e dall’inevitabile fine di una band che definire seminale o di culto sarebbe riduttivo. Molta acqua è passata sotto i ponti, una diecina gli album registrati sempre di grande, innata eleganza.

“A Sky Record” nasce dall’incontro con la scapigliata chitarra elettrica di Michio Kurihara durante il tour giapponese del 2019 prima che la pandemia costringesse a uno stop forzato da cui solo recentemente Damon & Naomi sono riusciti a emergere. Dieci brani in formato digitale (streaming in esclusiva su Bandcamp dal 6 agosto, dal 13 su tutte le piattaforme) e fisico, con un colorato booklet di ben quarantotto pagine a cui hanno collaborato fior di artisti (incluso Jarvis Cocker).

E’ una forza gentile quella di questo duo che diventa trio, fatta di armonie condivise e arpeggi di filigrana impreziositi dagli assoli incredibilmente espressivi di Kurihara. Un’alchimia che funziona esprimendosi appieno nelle note romantiche di “Oceans in Between”, “The Gift” e “Season Without Time” affidate alla voce zuccherina di Naomi Yang e nell’intensità  di duetti come “Between the Wars” in cui è Damon Krukowski a primeggiare al microfono. I nostalgici dei Galaxie 500 troveranno conforto in “Sailing By”, perfetta per lunghi viaggi in macchina al chiaro di luna o “Midnight” con le sue chitarre acustiche e il tocco onirico di un ritornello ben orchestrato.

Non ci si abitua fortunatamente mai all’atmosfera cristallina di “Invincible” e “How I Came to Photograph Clouds” ispirata pare dal BBC Shipping Forecasts, la trasmissione che fornisce le condizioni del mare nelle isole britanniche diventata un ascolto quotidiano per Damon e Naomi durante il lockdown. “The Aftertime” col suo piccolo ma deciso crescendo è un saluto di classe. Non sono altre tristi canzoni psichedeliche quelle di Yang & Krukowski, qui c’è tutta la magia di veterani che hanno ancora qualcosa da dire.