Sono passati oltre tre anni dall’uscita di “Lush”, il primo LP di Snail Mail, che aveva giustamente ottenuto riscontri importanti sia da critica che dal pubblico: la ventiduenne del Maryland torna ora, sempre sotto la sicura ala protettrice della Matador Records, con questo suo sophomore ed è lecito chiedersi se saprà  fare altrettanto bene.

Scritto tra il 2019 e il 2020 l’album, prodotto dalla stessa Lindsey Jordan insieme a Brad Cook (Bon Iver, Waxahatchee), “è pieno di romanticismo, dolore straziante, sangue, sudore e lacrime”, ci fa sapere la press-release.

Dopo la fine della sua precedente relazione, la giovanissima musicista statunitense ha passato qualche tempo in un centro di riabilitazione ed è proprio lì che ha iniziato a scrivere questa sua seconda prova sulla lunga distanza, che ha poi preso forma nell’home-studio di Cook a Durham, North Carolina: il suo sound ha potuto così evolversi in maniera naturale con l’aggiunta, tra le altre cose, di synth e perfino di archi.

Proprio i synth, insieme alle immancabili chitarre, sono protagonisti della title-track “Valentine”, che funge anche da apertura del nuovo LP: se non possiamo negare che le melodie che Lindsey sa disegnare siano di grandissimo valore (in particolare nellenergico coro dai sapori ’90s), altrettanto possiamo dire delle emozioni che riesce a esprimere attraverso numerosi cambi di tonalità  all’interno dei tre minuti del pezzo – dal punto di vista dei sentimenti pensiamo non sia uno scempio dire che la Jordan raggiunga qui i livelli di Phoebe Bridgers.

“Ben Franklin” si sposta verso altri suoni attraverso synth e beat e mette voglia di ballare, nonostante il tono cupo della pur sempre passionale voce della Jordan, mentre “Light Blue” si muove su territori folk ornati con grande efficacia con la chitarra acustica, il piano e qualche violino, lasciando forti emozioni ben marchiate sui cuori di chi ascolta.

“c. et. al.” torna a portarci alla semplicità  del passato con la sei corde acustica che accompagna la sua voce gentile, ma malinconica; “Mia”, infine, pur dolorosa, si espande a livello sonoro grazie a una meravigliosa sezione di archi che accompagnano chitarra e piano.

Un album ricco di spunti interessanti e una dimostrazione importante di crescita per la giovanissima Lindsey che mette anche in luce la sua buona espressività  a livello emotivo: promozione meritata per Snail Mail e l’appuntamento con lei a fine febbraio (a Bologna o Milano) è senza dubbio di quelli da non perdere.