I Belle and Sebastian furono, fin dall’ uscita del loro esordio “Tigermilk”, ma soprattutto con “If You’re Feeling Sinister” che fu l’album che determinò un notevole ampliamento di pubblico, una band in grado di creare intorno a se un immagine forte.
Erano una combinazione perfetta di testi e musica con la chiara capacità  di sviluppare intrecci melodici accattivanti, spaziando tra folk, pop e elettronica inaspettata riuscendo spesso a stupire.

Una band per la quale era facile sentire una specie di empatia, un senso di vicinanza e affetto che la voce così caratteristica e i testi mai banali riuscivano a suscitare nell’ascoltare, elementi caratterizzanti che davano loro tutte le qualità  di una cult band.

Gli anni 90 avevano regalato tre album entusiasmanti e anche gli anni successivi avevano dato episodi notevoli, “Dear Catastrophe Waitress” per esempio aveva dimostrato come, restando fedeli a se stessi, la band poteva ancora dire molto soprattutto se ben prodotta.

“A Bit Of Previous” avevo proprio voglia di recensirlo, avevo la sensazione che sarebbe stato il classico album nel quale ritrovare dopo tanti anni i momenti di contenuta esaltazione che aveva caratterizzato gli ascolti di un tempo.

L’album che hanno realizzato è sicuramente migliore dei loro ultimi lavori, c’è il tentativo di ricreare i colpi magici del passato, anche se Stuart Murdoch ci ha tenuto a precisare il contrario, quasi la ricerca della magia di “The Boy with the Arab Strap” in un insieme di brani che mescolando vari generi cercano di agganciare la curiosità  dell’ascoltatore.

“A Bit Of Previous” è però, purtroppo, un lavoro che non ha la forza per aprire nuove prospettive alla band, sembra più rivolto ai vecchi fan capaci di trovarci quegli agganci e interessi che molto probabilmente non avranno presa tra coloro che li hanno in passato poco considerati o ignorati.

Ci sono alcuni pezzi che farà  piacere riascoltare ad un loro live ma nel complesso il lavoro non riesce a coinvolgere, almeno musicalmente, “Young And Stupid” è un inizio abbastanza classico con un arrangiamento eccessivo, può avere nuova linfa nelle versioni live, “If They’re Shooting At You” ha proprio nella parte vocale il momento debole e nonostante i cori ad arricchire ci si distrae, “Talk To Me Talk To Me” tenta di risollevare con un bel ritmo sostenuto ma non ci riesce.

Con “Reclaim The Night” tocca a Sarah Martin prendere in mano la situazione senza però entusiasmare, meglio con “Do It For Your Country” con la voce incerta di Stuart Murdoch a distribuire emozioni a colpi di carillon, o “Unnecessary Drama” con un’armonica che vuole prendersi la scena e il ritornello “…This is my life” che funziona nella sua ripetitività .

I Belle & Sebastian non ci fanno mancare neanche accenni di swing in “Come On Home” ma l’album continua a scivolare via senza grandi sussulti, troviamo   sul campo tutta la capacità  creativa di una band esperta ma che non riesce a far scattare nell’ascoltatore quella scintilla emotiva di un tempo.

“A Bit Of Previous” è un album che nulla toglie alla grande carriera dei Belle and Sebastian e che arricchirà  la collezione dei fan ma, allo stesso tempo, aggiunge troppo poco per esserne affascinati e soddisfatti.

Credit Photo: Hollie Fernando