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Singolare vicenda quella accaduta a Tim Arnold, artista che apprezziamo molto anche qui su IFB. Il suo nuovo album “Super Connected“, non ha avuto vita facile su Apple Music. Nonostante sia stato accolto con apprezzamenti unanimi, tra cui recensioni a quattro stelle su Mojo e The Times, un brano dell’album ha fatto che si che venisse bannato dalla piattaforma musicale di Apple.

Il brano è un breve sketch in cui l’amato attore britannico Stephen Fry descrive in modo umoristico i vantaggi di “iHead”, una cuffia immaginaria che è parte integrante della storia narrata dal concept album e del lungometraggio che lo accompagna. Il brano si allinea tematicamente con il resto dell’album, che esplora l’impatto delle grandi tecnologie sull’umanità.

Tim Arnold si è sentito in dovere di scrivere una lettera ad Apple, spiegando il concept del disco, trovando il plauso e il sostegno di numerosi colleghi musicisti e artisti in generale.

Il brano “A Commercial Break” è chiaramente ironico e funge da parodia pubblicitaria di un prodotto falso. Non sarà certo “super Connected” il primo album a contenere falsi spot pubblicitari al suo interno.

“Super Connected” ruota attorno al tema della messa in discussione del dominio delle grandi tecnologie e dei loro effetti sulla salute mentale. E’ un concept e come tale va ascoltato e capito nella sua interezza, ecco perchè lo stesso Arnold si è rifiutato di cancellare il brano e pubblicare l’album incompleto, proprio per non compromettere l’esperienza che ha creato per il suo pubblico.

Pare proprio che il motto “Think Different” non faccia più parte del DNA di Appe se l’azienda prende così seriamente quella che sembra essere una parodia del prodotto Vision Pro (perchè, come dicevamo sopra, ci sono ben altri dischi che contengono pubblicità fittizie e non ci pare questo un valido motivo per bannare un disco).

Ora, dopo la lettera e il polverone che ne è scaturito il disco è tornato anche su Apple Music.