Esordio eclettico quello di Benedetto Ciucci in arte The Washmachine che con questo progetto nato tra il 2018 e il 2019 mette insieme il pop più stralunato, il  rock e l’elettronica, sperimentando a piacere con concetti e suoni diversi. Stile libero quello di “Mutismo Selettivo” fuori su Feel Records, sul filo di ritmi distorti e ricordi con un occhio attento al presente. 

Credit: Laura De Martino

Echi di lockdown, paura di perdere il treno dei vent’anni, tra melodie a volte decise altre appena accennate. Dice quello che pensa The Washmachine passando dall’angoscia per il futuro al timore del fallimento, dalle delusioni amorose all’insoddisfazione di sé, senza dimenticare le difficoltà nei rapporti umani, tutto declinato con un certo disincanto, strumenti analogici e digitali che si alternano in arrangiamenti che vanno dal classico allo sperimentale.

Dieci brani tra cui spiccano per completezza “Falso Contatto”, “Il Vuoto Siderale”,  il minimalismo di “Evanescente” e “Evanescente Pt. 2″, mentre il singolo “Gorilla Coi Magoni” è il manifesto di un disco che con “Rhythm Is The King” raggiunge un notevole livello di coesione sonora. Canzoni intese come gioco, scoperta, provocazione, viaggio interiore in un primo album senza filtri emozionali, realizzato all’insegna della contaminazione.