Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

METZ – “Up On Gravity Hill”
[Sub Pop]
alternative rock

A distanza di tre anni e mezzo dall’uscita dell’ottimo “Atlas Vending“, i Metz tornano con un album curato da Seth Manchester (Mdou Moctar, Lingua Ignota, Battles, The Body) e che vede la partecipazione di Amber Webber dei Black Mountain e del compositore/arrangiatore di archi Owen Pallett. “Up On Gravity Hill”, che vede la band continuare a piegare la potenza grezza della musica rock ai suoi fini più delicati e intricati, è una raccolta di canzoni profonde, dettagliate e irriducibilmente personali che si fondono insieme per formare non solo il disco più potente dei Metz, ma anche il più bello.

SHABAKA – “Perceive Its Beauty, Acknowledge Its Grace”
[Impulse!]
jazz, improv

Shabaka Hutchings, già in passato membro attivo di progetti come i discolti Sons Of Kemet (dei quali faceva parte anche Tom Skinner ora negli Smile), The Comet Is Coming (ultimo disco “Hyper-Dimensional Extension Beam” uscito nel 2022) e Shabaka And The Ancestors arriva al suo debutto solista. “Perceive Its Beauty, Acknowledge Its Grace” vede l’artista alle prese con sassofono e clarinetto, collaborare con una serie di amici e colleghi come Jason Moran (piano), Nasheet Waits (batteria) e Carlos Niño (percussioni) nel caso del primo singolo “End Of Innocence”.

BODEGA – “Our Brand Could Be Yr Life”
[Chrysalis]
alternative rock

Il terzo e più grande LP della band, “Our Brand Could Be Yr Life”, è un “remake” completo dell’unico LP della vecchia band di Ben e Nikki, i Bodega Bay, un album di 33 brani autoprodotto nel 2015. Hanno affrontato questo progetto come un regista potrebbe “rifare” uno dei loro vecchi film, il che significa scrivere una serie di nuove canzoni e sviluppare vecchie idee in nuove direzioni. Si tratta di un concept album sull’attuale mentalità corporativa dell’underground/indie rock, in cui la band dissacra e celebra allo stesso tempo un certo cannone dell’indie rock, sperando di riscattarne la “caduta di grazia” come sciocchi missionari che hanno ereditato una tradizione formale macchiata che deve cambiare per tornare a essere significativa.

MAGGIE ROGERS – “Don’t Forget Me”
[Capitol]
pop, songwriting

Maggie Rogers scrive questo “Don’t Forget Me” in soli cinque giorni tra il dicembre del 2022 e il gennaio del 2023. Il successore di “Surrender” è co-prodotto insieme a Ian Fitchuk ai mitici Electric Lady Studios di New York. Mixa Shawn Everett, masterizza il collaboratore di lunga data della Rogers Emily Lazar.

THE REDS, PINKS & PURPLES – “Unwishing Well”
[Slumberland ]
indie-pop

Jangle-pop sempre di pregevole fattura per il sesto disco in studio del cantautore canadese Glenn Donaldson.

GIRL IN RED – “I’m Doing It Again Baby!”
[Columbia]
indie pop-rock

A tre anni esatti di distanza dall’uscita del suo debutto full-length “If I Could Make It Go Quiet“, Girl In Red pubblica oggi “I’m Doing It Again Baby!“. Questo album composto da dieci canzoni racconta gli ultimi due anni e mezzo dell’artista con onestà e arguzia e con la volontà di giocare con la sua musica. Con “I’M DOING IT AGAIN BABY!” girl in red costruisce la sua musica in qualcosa di più ambizioso, più eccitante e più guidato dalle idee. Esplorando temi come la fiducia, la critica, l’autostima e la vulnerabilità, girl in red ha prodotto l’album con il frequente collaboratore Matias Tellez.

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI – “Garage Pordenone”
[La Tempesta]
alternative rock

I Tre Allegri Ragazzi Morti celebrano i 30 anni di carriera con il decimo album in studio. Fra le tracce di “Garage Pordenone” appaiono le chitarre di Adriano Viterbini, Marco Gortana, Matteo Da Ros; le mani in scrittura di Alex Ingram, Andrea Maglia e Wilson Wilson. Alla produzione, Paolo Baldini, dubmaster di fama mondiale che ha segnato alcuni importanti dischi precedenti del trio pordenonese come “Primitivi del futuro” (2010) e “Nel giardino dei fantasmi” (2012).

COSMO SHELDRAKE – “Eye To The Ear
[Tardigrade]
elettronica, alternative

Ventuno tracce che combinano strumentazione tradizionale e produzione elettronica con registrazioni sul campo e voci umane e non umane per creare canzoni e mondi sonori parlano dell’urgenza e delle possibilità dei nostri tempi.

JESS RIBEIRO – “Summer Of Love
[Labelman]
songwriting, pop-rock

Nelle dieci tracce di questo “Summer of Love”, Jess Ribeiro, artista australiana al suo quarto album, attraversa l’isolamento, la perdita, piccoli frammenti d’amore, l’aspettativa contro la realtà, le pandemie di una volta nel secolo e la guarigione. L’album è stato scritto e registrato in un periodo particolarmente instabile, in cui la Ribeiro ha vissuto in nove case diverse nell’arco di due anni, compresi sei mesi in una chiesa fuori città.

ENGLISH TEACHER – “This Could Be Texas”
[Island]
alternative rock

Dopo una lunga gavetta gli English Teacher approdano al primo LP. “This Could Be Texas” segna il culmine di una band che ha lavorato instancabilmente per creare e sviluppare la propria musica. Dai primi giorni in cui si esercitavano negli scantinati di Leeds, ai concerti nei locali di base e altro ancora, il disco d’esordio del gruppo riflette fedelmente il lavoro svolto fino ad oggi. Con le sue melodie intricate e meticolosamente realizzate, i quattro pezzi esplorano temi di ampio respiro come la mancanza di appartenenza, l’ansia collettiva e l’insicurezza.

AGENT BLA – “Stab!”
[Kanine Records]
post-punk, psichedelia, kraut

In questo nuovo lavoro la band di Goteborg punta ad una gamma musicale più ampia con influenze krautrock, strumentali e psichedeliche, pur rimanendo fedele alla loro eredità post-punk.

MESHELL NDEOGEOCELLO – “Red Hot & Ra: The Magic City”
[Red Hot]
jazz

Meshell Ndeogeocello riunisce amici e musicisti per un disco tributo ai Sun Ra e al loro classico “The Magic City” pubblicato el 1966.

NIA ARCHIVES – “Silence Is Loud”
[HIJINXX/Island]
r’n’b, elettronica

Tra melodie cristalline e ritmi giamaicani il debutto della talentuosa produttrice britannica nativa di Bradford.

MARK KNOPFLER – “One Deep River”
[British Grove]
rock

Mark Knopfler al decimo album solista un progetto che contiene 12 nuove ed eleganti dove il caldo tono della sua voce, le sue liriche poetiche e la sua chitarra sono fortemente presenti ma mai fuori posto e come sempre abbaglianti.

LEYLA MCCALLA – “Sun Without The Heat”
[-ANTI]
folk, songwriting

Violoncellista dei The Carolina Chocolate Drops, membro fondatore degli Our Native Daughters con Rhiannon Giddens, Amysthyst Kiah e Allison Russell, in questo nuovo “Sun Without The Heat” la McCalla unisce jazz, blues americano, folk e tropicalismo brasiliano, oltre al Twoubadou haitiano che riflette la sua eredità.

ELYANNA – “Woledto”
[Universal Arabic Music]
elettronica

Debut album per l’artista cilena di origini palestinesi che qui mixa sonorità moderne con musica tradizionale araba.

JAMES – “Yummy”
[Virgin]
pop-rock

I James pubblicano il loro 18° album in studio prodotto da Leo Abrahams (Brian Eno, Jarvis Cocker, Jon Hopkins, Imogen Heap, Regina Spektor) e mixato da Cenzo Townsend.

JAMES ELKINGTON & NATHAN SALSBURG – “All Gist”
[Paradise of Bachelors]
songwriting, acoustic

Terzo lavoro insieme per i due chitarristi. “All Gist” arriva circa dieci anni dopo l’ultimo “Ambsance” e contiene composizioni originali e cover.