
Nel 1980 Sheena Easton era solo una giovanissima ragazza scozzese, cresciuta col mito di Barbra Streisand in una famiglia di umili origini. Un anno dopo, grazie alla partecipazione al programma della BBC “The Big Time”, sarebbe diventata la prima vera popstar nata dai reality show: ad appena 19 anni, le telecamere la seguirono nel suo percorso dall’anonimato fino alla registrazione del primo singolo. A differenza di tanti altri “figli della televisione”, però, Sheena Easton non si è limitata a cavalcare un momento di notorietà passeggera: lo ha trasformato in una carriera internazionale, capace di attraversare generi, mode ed ere.
“Modern Girl – The Complete EMI Recordings Vol. One”, pubblicato dalla Cherry Red Records, è un mastodontico box set di 5 CD che documenta in modo completo gli anni “formativi” della sua carriera discografica attraverso i primi album pubblicati tra il 1981 e il 1983 per la EMI. È un viaggio affascinante che parte dall’acerbo ma già scintillante “Take My Time” passando per il successo consolidato di “You Could Have Been With Me”, il flop di “Madness, Money And Music”, il viraggio new wave di “Best Kept Secret” e il superfluo ma curioso “Todo Me Recuerda a Ti”, album in lingua spagnola rimasto a lungo fuori catalogo.
Il talento vocale di Sheena Easton emerge qui in tutta la sua versatilità. Non a caso, si tratta della prima artista in assoluto ad aver conquistato la Top 3 in ciascuna delle principali categorie della classifica Billboard – Pop, R&B, Dance, Adult Contemporary e persino Country. Una performer trasversale, capace di dialogare con l’eleganza dello yacht rock, la forza dell’AOR, la dolcezza del soft pop più o meno sbarazzino e le vibrazioni sintetiche della new wave senza mai perdere di vista quella che è l’essenza della sua lunga esperienza musicale, ovvero la melodia.
Nel cofanetto della Cherry Red trovano spazio hit globali come “Modern Girl”, “Telefone (Long Distance Love Affair)” e l’arcinota “Morning Train (9 to 5)” – che raggiunse il primo posto della Billboard Hot 100 – ma anche chicche nascoste come “So Much In Love”, perla yacht rock degna di Christopher Cross, e una versione primordiale di “Wind Beneath My Wings”, registrata anni prima che il brano diventasse celebre nell’interpretazione di Bette Midler.
Non mancano, naturalmente, le collaborazioni: il tenero duetto super-80s con Kenny Rogers in “We’ve Got Tonight” è uno dei momenti più intensi del cofanetto, quello in spagnolo con Luis Miguel per “Me Gustas Tal Como Eres” ha il gusto non irresistibile del latin pop più pacchiano, mentre il medley jazz dal vivo con il grande Al Jarreau (“Last Night At Danceland/Roof Garden”) è una vera e propria gemma tutta da riscoprire, qui pubblicata per la prima volta in CD. Altro highlight imprescindibile è “For Your Eyes Only”, brano ufficiale della colonna sonora del film di 007 “Solo per i tuoi occhi” con Roger Moore. Un classico del canone bondiano, in cui Sheena Easton porta eleganza e pathos in una performance che ha segnato l’immaginario di un’intera generazione.
Come già accennato, il box set include numerosissime tracce inedite tra remix, versioni alternative, riletture in spagnolo e registrazioni mai ascoltate prima, offrendo una nuova prospettiva sull’evoluzione vocale e stilistica della cantante scozzese. Manca ancora all’appello la stagione delle collaborazioni con Prince – segnata da canzoni straordinarie come “U Got The Look” e “The Arms Of Orion” – ma il titolo lo lascia intendere chiaramente: questo è solo il volume numero uno. E a giudicare dal successo di questa prima uscita, già sold out sul sito della Cherry Red Records, l’attesa per il seguito sarà alta. Per chi volesse scoprire (o riscoprire) la visione pop di Sheena Easton, ecco dieci brani essenziali tratti dal cofanetto:
MODERN GIRL
Dall’album “Take My Time” (1981)
Un inno irresistibile all’indipendenza femminile, tutto synth scintillanti e motivetti che si stampano in testa. Il brano, che dà il titolo al box set, rappresenta al meglio l’estetica pop dei primi anni ’80. La sua melodia brillante e levigata richiama da vicino le atmosfere del city pop giapponese, tra glamour metropolitano e sogni al neon. Una perfetta dichiarazione d’intenti pop.
PARADOX
Dal singolo “Modern Girl” (1980)
Una ballad soffusa e struggente che mette in luce il lato più intimo e raffinato di Sheena Easton. Il suono avvolgente del piano elettrico crea un’atmosfera vellutata, sospesa tra malinconia e dolcezza. A renderla davvero memorabile è l’interpretazione intensa e vibrante della cantante, capace di sfiorare l’anima. Un gioiello nascosto (all’epoca pubblicato solo come B-side) dal forte impatto emotivo.
MORNING TRAIN (9 TO 5)
Dall’album “Take My Time” (1981)
Il trionfo del pop più gioioso, innocente e spensierato con un ritornello contagioso che cattura sin dal primissimo ascolto. Pubblicato nel 1981 come singolo di debutto negli Stati Uniti, il brano si impose all’attenzione del pubblico e raggiunse la vetta della Billboard Hot 100. Fu il più grande successo di Sheena Easton, conquistando il primo posto anche in Canada e Nuova Zelanda. Un classico intramontabile che ha definito la sua carriera.
WHEN HE SHINES
Dall’album “Take My Time” (1981)
Un’altra ballad delicatissima che parte con un piano elettrico e cresce progressivamente d’intensità grazie all’ingresso dell’orchestra per poi chiudersi con un breve assolo di chitarra. La canzone, pubblicata come singolo senza però gran successo, fu inclusa anche in un episodio di “Miami Vice”.
FOR YOUR EYES ONLY
Dall’album “For Your Eyes Only” (1981)
La canzone che ha consacrato Sheena Easton come una delle voci più potenti e versatili degli anni ’80. Tema ufficiale del film di James Bond “Solo per i tuoi occhi“, il pezzo (scritto dal grande Bill Conti, noto per le colonne sonore di “Rocky” e “Karate Kid”) ha raggiunto il 4º posto in classifica negli USA e l’8º in UK, ottenendo nomination agli Oscar e ai Golden Globe come miglior canzone originale. Una curiosità: Sheena Easton è ancora oggi l’unica artista apparsa fisicamente nei titoli di apertura di un film di 007 mentre ne interpreta il tema (un riconoscimento alla sua bellezza e alla sua presenza scenica, come affermò il designer di sigle per film Maurice Binder).
YOU COULD HAVE BEEN WITH ME
Dall’album “You Could Have Been With Me” (1981)
Scritta da Lea Maalfrid, ex leader della band glam rock neozelandese Ragnarok, la canzone esplora con malinconia e delicatezza il rimpianto per un amore mancato (anche Sheena Easton, incredibile a dirsi, è stata friendzonata!). Il brano, con la sua melodia avvolgente e l’interpretazione intensa di Easton, rimane uno dei momenti soft rock più riusciti nella discografia della cantante di Bellshill.
JOHNNY
Dall’album “You Could Have Been With Me” (1981)
Forse uno dei brani più energici di Sheena Easton, sospinto da una chitarra elettrica pulsante che ne definisce il carattere grintoso. Con il suo sound robusto e radiofonico, si avvicina all’AOR (album-oriented rock) degli anni d’oro, in piena scia Toto. Una deviazione rock che dimostra la versatilità dell’artista: grinta pop e muscoli sonori in perfetto equilibrio.
MACHINERY
Dall’album “Madness, Money & Music” (1982)
Un brano new wave in cui Sheena Easton sperimenta con audacia e stile. Le sue sfumature melodiche mutano come caleidoscopi sonori: si parte con un sax dallo spirito ska per poi passare a un synth minimal che, incredibile a dirsi, evoca atmosfere vicine al pop algido dei Matia Bazar. Il risultato è un mix originale e spiazzante, orecchiabile ma sottilmente straniante.
TELEFONE (LONG DISTANCE LOVE AFFAIR)
Dall’album “Best Kept Secret” (1983)
“Telefone (Long Distance Love Affair)” è un concentrato di puro pop anni ’80: martellante, ballabile, irresistibilmente catchy. Sheena Easton racconta le ansie e le frustrazioni di un amore a distanza con grinta e sensualità, su un beat che richiama da vicino “Gloria” di Umberto Tozzi e “What a Feeling” di Irene Cara. Tra synth incalzanti e hook memorabili, un piccolo capolavoro di energia pop.
BEST KEPT MAN
Dall’album “Best Kept Secret” (1983)
Sheena Easton sfodera grinta e sensualità in questa scarica d’energia in pieno stile AOR. Il brano colpisce dritto al cuore con un ritornello esplosivo, irrobustito dal synth e da un bel riff di chitarra, e con un solo di sax che trasuda arroganza ’80s da tutti i pori.