Pazienza, giusto un po’ di pazienza…sono solo quaranta i secondi che dividono l’intro “Equally Demaged” dal vero dirompente inizio di questo quinto album della band dei fratelli Pace e Kazu Makino, “In Particular”. In realtà  il brano non ha nulla di dirompente ma è di sicuro incalzante e coinvolgente, degna prole della band italo-nippo-newyorkese.

Questo “Melody of certain damaged lemons” si posizione sotto la voce “maturità ” per una band che nei precedenti lavori aveva fatto sfoggio delle sue grinzose caratteristiche noise-rock di matrice Sonic Youth (non a caso i primi due dischi sono stati prodotti dal batterista dei Sonic Youth, Steve Shelley).

Con questo album e, soprattutto, con il successivo “Misery Is A Butterfly” la band si scrolla definitivamente di dosso l’ingombrante ombra sonicyouthiana e intraprende un nuovo percorso sonoro ricercando e, poi, trovando la propria futura e solida identità .

Basterebbero i sei minuti della cennata magnetica “In Particular” per saggiare il nuovo sublime input intrapreso dove la voce da fatina buona di Kazu diventa meno ingombrante ma sempre predominante soprattutto nella perla indie-rock di questo disco, “Hated Because of Great Qualities”, cupa, rude, psichedelica e ammaliante. Top.

Per non farsi mancare nulla, con la precedente “Melody of Certain Three” in ordine di track list, il trio torna per quasi quattro minuti in territori noise omaggiandoci con un tagliente e ruvido post-rock che ritroveremo nelle note stridule di Kazu in “Mother”.

C’è anche spazio per i sentimenti nella meravigliosa “Love Despite Of Great Faults” di puro stampo rock almeno fino a quando le sonorità  non virano verso un vialetto sperimentale dove le allucinazioni strumentali presenti in “Ballad Of Lemons” sembrano necessarie per aprire la strada agli allegri synth-pop di “This Is Not”, brano che sembra volerti prendere in giro quando invece capisci che lo sta facendo non appena Kazu si lancia in improbabili vocalizzi.

Prima che la Makino si adoperi con i tasti del pianoforte accompagnandoci nelle note eteree e malinconiche di “For the Damaged” e nella sua seconda puntata presente nella closing track “For the Damaged Coda”, fa ingresso nell’album uno spettacolare duetto nell’altrettanto scenografica “A Cure”, con il suo seducente seppur amaro sound a tinte indie-rock.

I Blonde Redhead sono una band stratosferica e questo sensazionale “Melody of certain damaged lemons” si pone nel mezzo della loro carriera discografica la quale d’ora in poi sarà  sempre un crescendo di evoluzioni sonore.

Data di pubblicazione: 6 giugno 2000
Tracce: 11
Lunghezza: 39:29
Etichetta: Touch and Go Records
Registrazione: Bear Creek Studio, gennaio-febbraio 2000
Produttori: Guy Picciotto, Ryan Hadlock

Tracklist:
1. Equally Damaged
2. In Particular
3. Melody of Certain Three
4. Hated Because of Great Qualities
5. Loved Despite of Great Faults
6. Ballad of Lemons
7. This Is Not
8. A Cure
9. For the Damaged
10. Mother
11. For the Damaged Coda