Difficile stare al passo con le innumerevoli collaborazioni del maestro, anzi del dottor Tom Morello. E già , il virtuoso chitarrista newyorkese nel 1986 si è laureato con tanto di lode in scienze politiche alla prestigiosa Harvard University. Per un fan come me da sempre del dott. Morello, soprattutto nel periodo Rage Against the Machine e Audioslave, diventa arduo stilare una classifica dei suoi migliori brani proprio per via della vastità  delle produzioni nelle quali ha partecipato. Ed è per questo motivo che ho pensato di elencarvi dieci brani che ripercorrono, seppur brevemente e superficialmente, la carriera del chitarrista il quale proprio quest’anno ha scelto di pubblicare il suo libro autobiografico “Whatever it takes” in uscita proprio in questi giorni (13 ottobre).

“CLAP FOR THE KILLERS” – Street Sweeper Social Club

2009, da “Street Sweeper Social Club “

Gli Street Sweeper Social Club sono un supergruppo rap rock statunitense formato da Morello, che ha suonato anche il basso, e dal cantante MC Boots Riley dei The Coup, fondato nel 2006 a Los Angeles. All’attivo un album omonimo del 2009, da cui è tratto questo brano dalla tipica mano di Tom, ed un ep nel 2010 “The Ghetto Blaster” che include la cover di MIA “Paper Planes” e “Mama Said Knock You Out” di LL Cool J.

“BATTLE SIRENS” feat. Knife Party

2018, da “The Atlas Underground”

Pezzo strumentale del duo australiano dei Knife Party con la chitarra di Morello che entra in scena a spezzare l’intro più o meno al minuto 1.13 per poi dominare e devastare le divagazioni elettroniche. Contenuto nel primo disco, ricco di collaborazioni (Bassnectar, Big Boi, Killer Mike, Portogallo. The Man, Whethan, Vic Mensa, Marcus Mumford, Steve Aoki , Tim McIlrath, K.Flay, Pretty Lights, Carl Restivo, Gary Clark Jr.), pubblicato unicamente con il suo nome nel 2018.

“PUNCH DRUNK” – Lock Up

2007, da “Something Bitchin’ This Way Comes”

Primo progetto di Tom Morello, i Lock Up furono un gruppo heavy metal che pubblicarono un solo album nel lontano 1989, “Something Bitchin’ This Way Comes”.

“ONE MAN REVOLUTION” – The Nightwatchman

2007, da “One Man Revolution”

Con l’alter ego di The Nightwatchman in uso dal 2003, Tom ha pubblicato l’album che da il nome al brano caratterizzato, come tutto il disco d’altronde, da ambientazioni folk acustiche e grida di vendetta ciò, a testimonianza della genialità  e poliedricità  di questo grande chitarrista.

“RISE UP” – Cypress Hill

2010, da “Rise Up”

Inizio della collaborazione di Tom con i gli statunitensi Cypress Hill il cui frontman B-Real entrerà  a far parte del supergruppo dei Prophets of Rage. “Rise up” è contenuta insieme all’altro featuring di Morello “Shut ‘Em Down” nell’ottavo album omonimo del gruppo hip pop.

“HIGH HOPES” – Bruce Springsteen

2014, da “High Hopes”

Gli deve essere piaciuta tanto al Boss la superba cover di “The Ghost of Tom Joad” contenuta nell’ultimo album dei RATM “Renegades” perchè poi divennero numerose le collaborazioni tra i due. Dopo aver prestato le sue doti nel diciassettesimo album in studio di Springsteen “Wrecking Ball “, Morello concede la sua chitarra nella maggior parte dei brani del successivo “High Hopes” dove si destreggia pure al microfono nella “Electric Version” di quella “The Ghost of Tom Joad”.

“NO MAN ARMY” – The Prodigy

2010, da “The Fat of the Land (Japan bonus tracks)”

Brano contenuto nel terzo album dei Prodigy, nella sua versione del 2000 per il mercato giapponese, disco poi diventato culto della formazione di Keith Flint. Inutile dirlo, la mano di Morello sulle corde è più che evidente.

“UNFUCK THE WORLD” – Prophets of Rage

2017, da “Prophets of Rage”

Se mettiamo insieme tre quarti dei RATM (Morello con il bassista Tim Commerford e il batterista Brad Wilk) due sesti dei Public Enemy (il rapper Chuck D e DJ Lord) e un quarto di Cypress Hill (B-Real) viene fuori un cocktail che ben potrebbe inserirsi a mezza via tra un AK-47 e un Negroni, con alcune parti di Long Island oppure possiamo mescolare il tutto ed allora ecco i Prophets of Rage, supergruppo rap metal formatosi nel 2016 il cui nome è tratto proprio dall’omonimo brano dei Public Enemy  “It Takes a Nation of Millions to Hold Us Back” del 1998.

“KNOW YOUR ENEMY ” – Rage Against the Machine

1992, da “Rage Against the Machine”

I RATM sono indubbiamente tra i padri fondatori del “rap-metal” che hanno influenzato la nascita di altri generi e gruppi. A detta di Morello uno dei brani tecnicamente più difficili da eseguire ed ecco, uno dei migliori pezzi di un album culto, presente in tutte le ns. collezioni.

“SHAPE OF THINGS TO COME” – Audioslave

2006, da “Revelations”

Gli Audioslave hanno rappresentato una sorta di rinascita dei RATM dopo l’abbandono di Zack de la Rocha. Pare che fu proprio l’indimenticabile Chris Cornell a voler formare il gruppo nel lontano 2001. Tre album pubblicati e questa potentissima “Shape of Things to Come” è contenuta nell’ultimo disco della band e nel film “Miami Vice” (anche se non accreditata nella soundtrack ufficiale) del 2006 diretto da Michael Mann, basato sulla famosa serie omonima di Anthony Yerkovich.

Photo credit: Raph_PH / CC BY