Lewes (East Sussex) è una di quelle tranquille cittadine di campagna inglesi che sui giornali finiscono di rado. Poco più di sedicimila abitanti, conosciuta soprattutto per le celebrazioni di Guy Fawkes a novembre, qualche anno fa ha deciso di coniare la propria moneta ““ il Lewes Pound ““ per incoraggiare gli abitanti a spendere nei negozi di zona. Laucan (all’anagrafe Laurence Galpin) viene proprio da Lewes e la sua musica riflessiva, fatta di armonie e arpeggi folk lo dimostra. Una semplicità  solo apparente quella che anima “Frames Per Second”, l’esordio sulla lunga distanza uscito per la Sunday Best di Rob Da Bank, perchè basta guardare sotto la superficie delle cose per notare come al falsetto squillante e alla chitarra acustica di Galpin si aggiungano spesso un flauto, un violoncello, uccellini, campane e i brividi elettronici di un collaboratore d’eccezione: Andrew Phillips dei Grasscut presente in “FramesPerSecond”, “Miss Mistiness” e “Symptom”.

“Frames Per Second” quindi non è il classico album folk anche se finisce per somigliargli molto. Sembra cresciuto a pane e Nick Drake il buon Laurence Galpin, l’influenza del menestrello di “Pink Moon” si sente nelle melodie, in quella malinconia molto inglese che riveste note e pensieri. Ma Laucan riesce a far propria la lezione impartita dal gran maestro creando canzoni delicate e un po’ misteriose, suonate in punta di dita. Atmosfere nostalgiche (“Wait For The Impact”) appena mitigate dal sole che fa capolino in “Up Tomorrow” (“sunlight pours through the doorway, picks out patterns on the floor”) in un attimo di perverso ottimismo che dura lo spazio di uno sguardo, per poi franare tra i cuori spezzati di “I Want Out”. Sono emozioni oneste quelle che evoca Galpin, emozioni che crescono ascolto dopo ascolto.

“Frames Per Second” è un disco strano da ascoltare in piena estate. Un album elegante che evoca atmosfere autunnali, primi freddi e primi giacchetti sulle spalle. Ricorda un po’ le spiagge della Cornovaglia, quelle di sassi e non di sabbia, dove il sole non si vede quasi mai e l’acqua è così fredda da spaventare anche i più coraggiosi. Consigliato a tutti quelli che vogliono prendersi una pausa dall’afa ormai insopportabile per fare un viaggetto mentale e sonoro “Just Off the Old Kent Road”, alla scoperta della piccola Gran Bretagna raccontata da Laucan. Artista interessante di cui sentiremo parlare ancora.