Lo scorso anno The Lounge Society avevano pubblicato il loro primo EP, “Silk For The Starving”, ottenendo ottimi riscontri dalla critica e ora sono tornati con questo loro esordio sulla lunga distanza.

Registrato a Londra in appena due settimane nel novembre del 2021, “Tired Of Liberty” vede la band dello Yorkshire collaborare ancora una volta con il produttore Dan Carey (Fontaines D.C., Wet Leg, Black Midi, Foals, Squid), fondatore anche della Speedy Wunderground, la prestigiosa indie-label inglese per cui questo disco esce.

“People Are Scary” apre i giochi con divertenti riff chitarristici garage-rock e saltellanti beat percussivi davvero piacevoli, mentre il cantante e bassista Cameron Davey grida nel microfono la sua sensazione di ansia.

Il recente singolo “Last Breath”, invece, gioca con la sperimentazione partendo con ritmi funk, prima di immergersi in mondi post-punk con le folli e intense linee di basso disegnate dallo stesso Davey e quel fantastico coro, che vede tutta la band ai vocals, piuttosto delirante, ma incredibilmente piacevole e funny.

Molto interessante anche “Beneath The Screen”, elegante e allo stesso tempo funky e punky con quei suoi continui cambiamenti di ritmo, la ferocia dei vocals di Cameron, l’imponenza del drumming di Archie Dawis, ma anche l’inaspettato intervento del sax: il risultato è davvero un ottimo mix di stili che sa esaltare chiunque ascolti questa canzone.

“Remains” invece è un pezzo punk cupo, cattivo e incisivo, che arriva dritto al punto con la sua elettricità  e quel suo senso di urgenza.

In “Upeheaval”, invece, scopriamo anche un altro volto nuovo dei Lounge Society, decisamente più morbido e riflessivo e l’aggiunta ai backing vocals di Anouska Sokolow (Honeyglaze) e Jojo Orme (Heartworms) non fa che donare un ulteriore prezioso valore al brano.

Un album assolutamente interessante, solido, eccitante e pieno di buone qualità , costruito da una band ancora molto giovane che ci sa sorprendere spesso, variando le sue tonalità  senza dimostrare cedimento alcuno: “Tired Of Liberty” segna davvero un eccellente esordio sulla lunga distanza per questi ragazzi di stanza a Hebden Bridge, che continuano a confermare quanto di buono avevamo già  sentito da loro in passato. Il nostro consiglio è di non perdersi le loro date italiane di inizio novembre.

Credit Foto: Alex Evans