di Riccardo Bidoia

Tom Sanders è, molto probabilmente, una persona davvero gradevole. La voce vellutata, il songwriting educato, le melodie sempre a metà strada tra ottimismo e malinconia, ha tutte le carte in regola per essere uno dei migliori musicisti che potreste mai portare a casa vostra per il pranzo di Natale (e fare un figurone con vostra madre).

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È impossibile non volergli bene, sul serio. Fin dai tempi di Pete and the Pirates, passando per il suo emozionante debutto solista del 2020, ogni suo lavoro è stato caratterizzato da una sensibilità e un’intelligenza che davvero si faticano a trovare nella scena britannica attuale, in cui raccoglie l’eredità morale di genio pop di nicchia da Darren Heyman.

Come per l’ex Hefner, però, l’idea è che spesso decida di accontentarsi di prendere un rassicurante sette in pagella quando avrebbe probabilmente i mezzi per osare di più e lasciare un segno molto più importante.

Questo “Good Time / Hard Time”, quarto album dei Teleman – primo con la formazione a tre dopo l’uscita di Jonny Sanders dalla band – conferma questa idea di mancanza di ambizione: è un disco coinvolgente, che ti lascia addosso sensazioni positive, che hai davvero voglia di riascoltare più volte e che contiene delle perle davvero notevoli (“Cherish” è un piccolo, raffinato capolavoro disco-pop) ma che sì, proprio così, anche stavolta si ferma a tanto così dal prendere il volo (“Short life” apre il disco col botto, ma poi non si torna più a quei livelli di intensità, un po’ come accadeva con “Family of Aliens” nel comunque straordinario album omonimo).

E forse non potrebbe essere altrimenti, venendo da qualcuno che dedica canzoni alle proprie ex non per scaricare rabbia o rancore ma per sottolineare con aria sognante che “We had a good time and we had a hard time” esattamente come quando ai tempi di “Washing Powder” cantava

Is that your washing powder,
Little voice I hear getting louder,
It’s one stupid thing to remind me,
Of somebody I thought was behind me

perché sì, Tom Sanders è esattamente il tipo di persona che si lascia bene con tutte le ex e manda le cartoline di auguri ai loro genitori per le feste.

E va benissimo così.

Ogni uscita dei Teleman è ormai una copertina calda, qualcosa che difficilmente ti cambierà la vita ma che ti cullerà quando ne hai bisogno e ti darà quella pacca sulla spalla che di tanto in tanto fa bene ricevere.