Le Catskill Mountains fanno da sfondo al quarto album di Hannah Cohen che sembra aver trovato un porto sicuro nei paesaggi degli Appalachi con il supporto del partner e produttore  Sam Evian, coinvolgendo artisti del calibro di Sufjan Stevens, Clairo, Sean Mullins, Liam Kazar, Oliver Hill e molti altri in un’inusuale famiglia musicale allargata.

Credit: CJ Harvey

Dieci brani che rivelano le fonti d’ispirazione di un’artista cresciuta ascoltando Billie Holiday, jazz e colonne sonore (come quella di “Vergogna Schifosi” del 1969 scritta da Ennio Morricone a cui rende omaggio in “Una Spiaggia”) ma anche gospel, psichedelia, musica strumentale e brasiliana.

Archi, flauti, chitarre, batteria arricchiscono “Dusty” dedicata a Dusty Springfield, melodie funky e grintose quelle di “Draggin'” frutto della passione giovanile per Sly and the Family Stone e  The Clark Sisters, malinconica è invece “Mountain” con un bell’assolo di chitarra slide di Evian ed è proprio questo uno dei due brani a cui ha partecipato Sufjan Stevens a piano e backing vocals.  

“Earthstar” perfetta torch song moderna mette in risalto l’eclettica e melodica voce di Hannah Cohen,”Rag” e “Shoe” giocano col folk acustico e contaminato dagli archi ma sempre elegante. “Una Spiaggia” cover di “Una Spiaggia a Mezzogiorno” di Morricone è impreziosita dagli interventi di Stevens e Clairo a voce e clarinetto che contribuiscono a rendere più intenso il brano. 

“Summer Sweat” torna all’elettro pop sperimentato in passato, “Baby You’re Lying” colpisce per il delizioso arrangiamento, “Dog Years” per le calde armonie. Hannah Cohenwith a little help from her friends” è ormai lontana dal synth pop di “Pleasure Boy” del resto già definitivamente superato in “Welcome Home” e con “Earthstar Mountain” realizza un disco super raffinato, dai piacevoli e coinvolgenti  orizzonti sonori.