Ci sono realtà  che vanno avanti da più di un decennio, offrendo, ogni anno, una preziosa tre giorni fatta di relax e musica sempre molto curata. Tutto questo è il ‘NoSilenz indie festival’ che, in punta di piedi, dai primi anni zero propone il solito e abituale appuntamento ad ingresso rigorosamente gratuito. Da qualche anno a questa parte la location è diventata il bellissimo parco comunale di Cigole, piccolo paese della bassa bresciana.

L’atmosfera è, come detto, super friendly: relax, buon cibo, bancarelle di artigianato, mostre e il palco che la fa da padrone dalle 21 in poi. Piccola menzione di lode per la selecta pre concerto.

Line up sempre di livello, che mescola sapientemente proposte italiane e internazionali; fin dagli esordi è stato così (giusto per citare in passato, tra gli altri, i concerti di Piano Magic, Grils in Hawaii o Girls Names). Tradizione rispettata a anche quest’anno che oltre a Cristina Donà , Verano, Andrea Lazlo de Simone, giusto per segnalarvi qualche nome del cartellone di questa edizione, si sono visti anche Goeff Farina (Storico frontman dei Karate) e Magic Wands da Los Angeles.

Nello specifico, il sottoscritto ha assistito alla serata conclusiva appunto. Aperta da un duo molto interessante, italiano che si fa chiamare Tin Woodman; mischiano i Beatles con tutta la scuola del pop psichedelico, utilizzando la bizzarra figura di questo robot come moniker (con loro on stage per altro).
Quindi la vera sorpresa della serata, un progetto da Los Angeles di nome Magic Wands: chitarroni, psichedelia a iosa, voce femminile riverberata come non ci fosse un domani, occhiali da sole, i Jesus and Mary Chain come dictat, davvero bravissimi e magnetici, sinceramente non li conoscevo

Chiudono la serata un piccolo orgoglio italiano che si chiama …a toys orchestra che da almeno 15 anni saltano da un palco all’altro, sfornando dischi sempre di grande livello. Al Nosilenz per presentare l’ultimo “LUB DUB”, appena licenziato. Come se il tempo si fosse fermato, sempre giovani e bravissimi. Fregandosene delle mode passeggere o altro, che nella musica non hanno senso, se non per i cachet. Vanno avanti per la loro strada e lo fanno sempre alla grande, un concerto suonato con gli strumenti tra i denti e davvero band, senza ombra di dubbio, di caratura internazionale. Il modo migliore per chiudere questo piccolo grande festival che silenziosamente è sempre più prezioso e imprescindibile.