E’ che fuori tira un vento come fosse la bora ciclonica quando soffia giù dura. Ma c’è un gran caldo che accarezza la pelle. Nel cielo esplodono chiazze rossastre malinconicamente tinte di nero, quasi un presagio di inquietanti prospettive. Le nuvole si accalcano come il ciuffo folto di un vecchio Dio turbato. Nevicano ceneri incandescenti in questo mondo alla rovescia, dove il folk non è più quella linea diritta che porta verso casa. Ci sono strade tortuose che singhiozzano affannate: il prezzo da pagare per la melodia tracciata sottopelle.

Alice segue il Bianconiglio ed arriva in una radura bruciata. Un divano di pelle chiara e due strani figuri. Si scrive Department Of Eagles, ma si pronuncia Grizzly Bear o viceversa. Daniel Rossen prima di lucidare ben bene il suo nome sulle riviste che contano con i suori ‘Orsi’, fondò assieme a Fred Nicolaus, otto anni addietro, un gruppo che partiva dal folk per virare su pentagrammi inzuppati di sciroppi di amarena corretti alla vodka.
E’ un mondo fatato, sospeso in oblique rappresentazioni colorate quello disegnato dai due americani di Brooklyn. Innamorati dei chiaroscurali paesaggi di Tim Burton, delle delicatezze dei Notwist e degli incubi zuccherini degli Animal Collective, i Department Of Eagles snocciolano canzoni dal sapore vagamente sixties rinverdito da trovate psichedeliche già  osservate negli ottimi Fleet Foxes.

“In Ear Park” è un album complesso, tralascia la facile ascoltabilità  a favore di un suono multistrato, drogato, ricco di sfumature e piani di lettura. Come un faro che illumina da lontano, Rossen dipana la matassa filtrandola attraverso la sua voce granulosa e sognante. Valzer semi-seri, stranianti melodie che cadono giù da un grammofono arrugginito, realtà  distorte si squagliano deformandosi mentre pianoforti inseguono chitarre taglienti e languide morbidezze acustiche. Un senso della misura ‘classico’ ed una robusta convinzione nel metafisico rendono questo disco un gioiello da custodire con cura.
L’universo si capovolge in queste 11 canzoni, ma non c’è nulla di cui aver paura. Anche se fuori l’aria fugge impazzita fischiando tra i tetti.

Cover Album

In Ear Park
[ 4ad – 2008 ]
Similar Artist: Grizzly Bear, Animal Collective, Fleet Foxes, Nowist, Panda Bear
Rating:
1. In Ear Park
2. No One Does It
3. Phantom Other
4. Teenagers
5. Around The Bay
6. Herring Bone
7. Classical Records
8. Waves Of Rye
9. Therapy Car Noise
10. Floating On The Lehigh
11. Balmy Night