Il successo e l’autorevolezza che ha raggiunto nella natia Gran Bretagna, difficilmente Wiley riuscirà  a raggiungerli altrove: dopo nove dischi, il rapper inglese continua ad essere uno dei segreti meglio conservati della discografia d’oltremanica. Se dieci anni fa avessimo dovuto puntare su un cavallo vincente, nel panorama del neonato e rivoluzionario grime, quasi tutti avremmo indicato Dizzie Rascal: se Wiley era il nume tutelare, una sorta di padrino del grime, Dizzie era quello giovane e spregiudicato, pronto a conquistare il mondo. Ora Dizzie Rascal collabora con Calvin Harris e Will.I.Am, mentre Wiley torna ad incidere per l’etichetta Big Dada, semplicemente una sicurezza quando si parla di hip-hop non allineato.

Se la recente parentesi con la Warner gli ha portato ottimi riscontri commerciali, questo ritorno all’indipendenza sembra ricercare un’integrità  che oggettivamente era andata perduta durante il periodo major: “Snakes & Ladders”, annunciato, rimandato e finalmente arrivato, ci consegna un Wiley che ormai ha rinunciato ad interrogarsi sulla propria evoluzione (se “The Ascent” era il tentativo, pienamente realizzato abbiamo detto, di passare alla cassa, il precedente “Evolve or Be Extint”, su Big Dada, era, come suggerito dal titolo, una riflessione sulle potenzialità  del grime, tra richiami hardcore e pulsioni future-garage), non pacificato, ma risoluto, acuto e tagliente nelle rime e sicuro e potente nelle basi, sia quando ci si muove su territori più leggeri (il singolo “On A Level” che nel video può vantare la presenza di alcune giovani promesse grime, la divertentissima “Busy”) sia quando prende il sopravvento il lato più maturo (che ricorda il Wiley dell’esordio su Big Dada, quel “Playtime Is Over” che rimane, probabilmente, il suo lavoro migliore).

Mi fa sempre un po’ strano quando i rapper invecchiano, mi chiedo di cosa possano finire a parlare, se diverranno grigie caricature, tenere e ridicole: Wiley ha perso l’irruenza degli esordi, ma sembra aver trovato (definitivamente, speriamo per lui) una dimensione capace di valorizzarne il flow e pure le capacità  imprenditoriali.