
Quando la musica ti porta in un mondo nuovo, in una nuova dimensione vuol dire che è scattato qualcosa. Intendiamoci, non necessariamento sto parlando di luoghi belli, la musica è capace anche di farci rivivere sensazioni tristi, pesanti, travagliate, o addirittura farci sentire persi in mezzo al nulla, ma non è questo il caso. La nuova uscita del duo svedese dei Marble Raft, composto da Olle Söderström e Gabrielle Werme Baker, questa volta è riuscita davvero a farmi sognare ad occhi aperti come non mi succedeva da tanto con un disco pop.
Sto parlando di questa delizia che risponde al nome di “Dear Infrastructure” che mi ha rapito e coinvolto come forse non mi accadeva da “Our Nature” dei Savoir Adore.
Ovviamente, il sound di queste band è diverso ma è proprio l’esperienza trascendentale che mi hanno fatto vivere che è simile. Ho chiuso gli occhi e mi sono immaginato realmente in una fiaba, proprio nella citta descritta nell’album, che è appunto un percorso a base di indie-dream-pop in quella vasta metropoli, che assomiglia a una creatura tentacolare di acciaio e cemento. Per affrontare un simile viaggio della mente senza smarrirsi, bisogna avere delle buone guide ed essere adeguatamente protetti e io, dalla mia parte, avevo Olle e Gabrielle, con i loro duetti, con la loro costante ricerca della soluzione più scintillante e armonica, dolce e protettiva, ma nello stesso tempo affascinante, brillante e invitante.
Non c’è davvero un momento in cui non ci si senta bene, assolutamente coinvolti da un suono avvolgente, che si fa epico e rigoglioso a tratti, ma è anche dolcemente spirituale, perché ti entra dentro e ti infonde una magica sensazione di calore e protezione. Mi sono ritrovato in uno stato di eccitazione totale, ma anche con le lacrime agli occhi per reali momenti di commozione. Che bello quando la musica riesce a fare questo!
Baciati dal dio del (synh-dream) pop i Marble Raft realizzano, a mio avviso, un disco pop bellissimo, ricco di una luce magica e meravigliosa, che è impossibile non voler seguire, perché sai che ti farà stare bene. Sono arrivato a fine ascolto inebriato da tutta questa musica e da queste sensazioni, pronto per rituffarmi ancora in quel mondo evocato dalla band, ascolto dopo ascolto.
Non ci perderemo più nella città grazie ai Marble Raft. Un disco bellissimo!
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