Ma che bello questo disco a nome Slow Salvation, progetto di Travis Trevisan e Christina Hernandez. Il mood sonoro del duo, aiutato da Matt McCartie alla batteria, è quello di un carezzevole dream-pop che, in alcuni attimi (penso a “As We Decompose”), sconfina in uno shoegaze dal taglio arioso, quello in cui le chitarre più rumorose sembrano un vento sonoro che ci avvolge.

In realtà questi ritmi così bassi e suggestivi, le atmosfere dilatate, la voglia di assaporare il tutto con la dovuta calma, come se fosse un lungo viaggio nello spazio etereo (con la benedizione dei santissimi Slowdive), il cantato così accogliente, delicato e sussurrato, beh, ci riportano alla mente il mondo sonoro di Julee Cruise o Hope Sandoval e i Mazzy Star in una versione però più dream-pop se mi concedete l’immagine.

A piccoli passi in un sogno incantevole e dai toni così romantici come “Japan”, quegli arpeggi di chitarra in “Alone”, la sensazione di paradiso in musica evocata da “Call A Friend” (davvero un pezzo che sembra sospeso nell’aria con una melodia magistrale), le ondate sonore di “Pharisees”…tutto concorre a giustificare la pelle d’oca che abbiamo ad ogni ascolto.

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Slow Salvation: Bandcamp