10. BDRMM
I Don’t Know
[ Rock Action ]
La nostra recensione

Ingaggiati dai Mogwai e dalla loro Rock Action i Bdrmm pubblicano il loro sophomore che aggiunge qualità e concretezza al già folgorante esordio per una delle realtà più promettenti in ambito shoegaze e dream pop.

9. PROTOMARTYR
Formal Growth In The Desert
[ Domino ]
La nostra recensione

Sesto disco in agenda per i post punkers Protomartyr, lavoro che conferma le aspettative dopo il bellissimo “Ultimate Success Today” pubblicato nel 2020, non era scontato.

8. DAUGHTER
Stereo Mind Game
[ 4AD ]
La nostra recensione

Anche i Daughter o la stessa Elena Tonra in solitaria come Ex:re, sono una garanzia di qualità e non è da meno questo ritorno dopo una lunga pausa, “Stereo Mind Game” conferma tutte le aspettative del caso.

7. BAR ITALIA
Tracey Demin
[ Matador ]
La nostra recensione

Primo dei due dischi pubblicati dai Bar Italia nel 2023, entrambi belli e prodotti da Marta Salogni, io ho un piccolo debole per questo “Tracey Denim”, siamo in pieno revival anni 90, intrecci di chitarre e tre voci bellissime, ma soprattutto canzoni uscite per lasciare il segno.

6. LOL TOLHURST, BUDGIE, JACKNIFE LEE
Los Angeles
[ PIAS ]
La nostra recensione

Disco sorpresa dell’anno, piovuto dal cielo praticamente “a caso”, musicisti di cui non si sentiva parlare da anni, confezionano un piccolo gioiello di art pop, dance, gothic, new wave come raramente capita di sentire.

5. SPARKLEHORSE
Bird Machine
[ ANTI ]
La nostra recensione

Pubblicazione inaspettata di un disco tenuto nel cassetto per ben tredici anni, bello come sempre, il giusto commiato di un fuoriclasse assoluto dell’indie folk americano.

4. SLOWDIVE
Everything Is Alive
[ Dead Oceans ]
La nostra recensione

Anche gli Slowdive come il buon Damon, non sbagliano mai e questo quinto disco della saga è bellissimo, gran suono e canzoni da ricordare, non sfigurerebbe nemmeno in parte ai masterpiece degli anni 90.

3. GAZ COOMBES
Turn The Car Around
[ Hot Fruit Recordings ]
La nostra recensione

Impossibile non amare questo quarto disco di Gaz, il suo più bello di sempre nell’avventura solista, canzoni prese in prestito dai migliori anni del brit pop.

2. LANKUM
False Lankum
[ Rough Trade ]
La nostra recensione

Ensemble irresistibile (anche dal vivo) scrive e pubblica l’ennesimo disco stupendo, il folk irlandese nell’era digitale come mai te lo aspetteresti.

1. BLUR
The Ballad Of Darren
[ Parlophone ]
La nostra recensione

Damon Albarn non sbaglia un colpo, è il suo, insieme ai compagni di sempre, il disco più bello di questo 2023, secondo il mio modesto parere, scritto e prodotto benissimo: “The Narcissist” e “The Everglades (For Leonard)” sono già classici.