10. SODA BLONDE
Dream Big
[ Overbite Records ]
La nostra recensione

Dopo l’ottimo “Small Talk”, album d’esordio che racchiude l’anima dei Soda Blonde, gli irlandesi tornano con “Dream Big”, convincente e favoloso sophomore che esplora ambientazioni sicuramente più audaci, grintose e sperimentali rispetto al richiamato lavoro del debutto, senza tuttavia snaturare la loro vocazione modern pop.

9. DEPECHE MODE
Memento Mori
[ Columbia / Mute ]
La nostra recensione

Difficile trovare, almeno per il sottoscritto, qualcosa di inascoltabile nella ricca discografia dei “giganti” di Basildon e “Memento Mori”, quindicesimo album in studio, non fa altro che confermare la grandezza di una band che, pur senza il compianto amico e fratello Andy Fletcher, riesce a introdurre un altro momento fondamentale nel panorama musicale mondiale.

8. INHALER
Cuts & Bruises
[ Polydor Records ]
La nostra recensione

Questa seconda prova degli irlandesi Inhaler vi renderà felici e spensierati. Dopo il più che convincente debutto “It Won’t Always Be Like This” del 2021, Eli (figlio di Bono) e compagni hanno realizzato undici brani freschi che portano a sonorità di The Smiths memoria. Bel disco che vi porterà via tanti ascolti.

7. SLOWDIVE
Everything Is Alive
[ Dead Oceans ]
La nostra recensione

“Everything is alive”, quinto album della formazione di Reading, riprende le ambientazioni dream pop dei loro classici arricchendoli con sonorità ancora più emozionali e con arrangiamenti davvero sopraffini. Otto brani di pregevole fattura che non avranno difficoltà a catturare le vostre anime. Un ritorno più che gradito.

6. GRIAN CHATTEN
Chaos For The Fly
[ Partisan Records ]
La nostra recensione

Messa da parte per l’occasione la band madre, Grian Chatten debutta come solista per questo meraviglioso disco. In “Chaos for the fly” nessun episodio si lascia preferire più di un altro, nove brani da ascoltare e riascoltare. Un opera prima perfetta.

5. BLEACH LAB
Lost In A Rush Of Emptiness
[ Nettwerk ]
La nostra recensione

Dopo una importante gavetta fatta con la pubblicazione di alcuni Ep, la compagine londinese dei Beach Lab mette a segno un disco d’esordio ricco di pathos, dalle sonorità che riportano inevitabilmente ai Cocteau Twins e Mazzy Star. Album bellissimo.

4. TEENAGE WRIST
Still Love
[ Epitaph Records ]
La nostra recensione

Marshall Gallagher Anthony Salazar probabilmemte hanno realizzato il miglior episodio dei Teenage Wrist. Il duo losangelino, infatti, ha raggiunto con “Still Love” il punto più alto della loro quasi decennale carriera, realizzando un album dalla tracklist formata da dodici hit.

3. BLONDE REDHEAD
Sit Down For Dinner
[ Section1 ]
La nostra recensione

Per celebrare i trent’anni di carriera, il trio italo giapponese dei gemelli Simone e Amedeo Pace e Kazu Makino è tornato con undici tracce di rara bellezza, intrise di sublimi arrangiamenti che conducono, brano dopo brano, a eteree e sognanti atmosfere.

2. PETER GABRIEL
i/o
[ Real World Records ]
La nostra recensione

Dodici perfetti episodi di pop rock caratterizzati dalla distintiva e inconfondibile timbrica di Gabriel che, alla veneranda età di 73 anni, non sembra aver perso minimamente il suo potere magnetico che cinge ogni nota. Album favoloso che scandisce un ritorno necessario.

1. GORILLAZ
Cracker Island
[ Parlophone Records ]
La nostra recensione

Albarn in versione Gorillaz raggiunge livelli più alti della sua incredibile discografia riuscendo, anche questa volta, a stupire brano dopo brano. Album dal minutaggio meno importante dei predecessori ma arricchito da un pop oggi difficile da trovare. “Silent Running” canzone dell’anno.