Se c’è una cosa di cui noi di IFB andiamo fieri è la nostra rubrica chiamata “Brand New“. Il nostro impegno nell’andare a scovare ottime band “minori” o con scarsa visibilità  spesso viene riconosciuto dai nostri lettori, che ci ringraziano per le segnalazioni e per aver fatto scoprire loro dei nuovi gruppi. Riconoscimento che, ovviamente, ci gratifica e ci spinge a continuare la nostra “ricerca” con ancora più impegno e attenzione.

Tanti sono stati i brani, gli album o gli EP che, nella nostra rubrica, in questo 2024, abbiamo portato alla ribalta. Ne scegliamo, riproponendoli, trenta, tra i tanti, consapevoli che i nomi indicati potrebbero ripresentarsi alla ribalta, perché no, anche nel 2025, magari aumentando visibilità e considerazione. Se avete curiosità e volete vedere i 25 che segnalavamo l’anno scorso, beh, eccoli QUI.

Comunque, se avete voglia di conoscere oggi gli (si spera) eroi di domani, beh, tenete sempre gli occhi aperti su “Brand New“. Questa selezione targata 2024 (che non è in ordine d’importanza o modello classifica, attenzione) è stata cura da Fabrizio, Riccardo, Zacky, Francesco, Valentina e Antonio.

I 5 BN di Zacky Appiani

ALBUM: MENTAL MAP – Mental Map

I Mental Map vengono da Mosca e con questo loro primo album omonimo segnano un punto d’inizio che ha posato le sue basi con l’inserimento nel 2022 di Serge Cher (basso) e Kristina Mush (batteria) ai due iniziali fondatori Lynn Devi (voce, synth) e Evan Late (chitarra). La band si ispira a band degli anni ’80 e ’90 proponendo una buona miscela tra shoegaze e dream-pop dalla forte impronta melodica.

EP: TATXERS – Ezpatei disdira!

I Tatxers, sono uno scatenato trio proveniente da Pamplona.
Questi nuovi brani inclusi nell’EP “Ezpatei disdira!” non fanno altro che confermare l’abilità e la mestria di Martin Ciriza Jubera (chitarra e voce), Jon Salinas Larrion (basso e voce) e Sergio Devesa Trigo (batteria) nel comporre brani originali restando nel solco ben collaudato del post punk che band storiche come Jam e Clash hanno indelebilmente tracciato.

EP: APOLLO GHOSTS – Amethyst

Gli Apollo Ghosts si formarono nel 2008 a Nanaimo, città canadese situata sull’isola di Vancouver. Dopo un lungo silenzio che durava dal 2012 (gli Apollo Ghosts si erano sciolti nel 2013) la band ha trovato nuova linfa e dal 2019 ha pubblicato tre album. Il suono della band canadese si è molto evoluto negli anni, passando dall’indie rock sbilenco degli esordi a brani dalle chitarre jangle e dalle melodie ben strutturate di questo “Amethyst”, un EP di sette brani che ci invitano a diventare fan di questi “ eroi dell’underground di Vancouver“.

TRACK: THE BABY SEALS – Mild Misogynist

Questo singolo aveva preceduto l’uscita del loro debutto “Chaos”. Sono tre scatenate ragazze di Cambridge animate da una profonda ideologia di stampo femminista. Nonostante da più parti si consideri la loro musica come pop-punk dalle tinte gioiose e briose, la band di Cambridge dimostra una marcata versatilità con deviazioni garage fino a sfiorare l’hard rock.

TRACK: LIME GARDEN – I want to be you

Altra band al femminile da Brighton che celebra in questo 2024 il proprio album di debutto.
Accomunate dalla passione per i Talking Heads, le quattro ragazze amano sperimentare e le loro canzoni possono svariare dal genere disco per poi sfiorare la psicheledia mantenendo comunque una predisposizione all’indie-rock melodico.

I 5 BN di Francesco De Salvin

ALBUM: XENO & OAKLANDER – Via Negativa (in the doorway light)

Un album fotonico in cui ombra e luce riescono a fondersi dando vita ad un disco a chiare tinte Eighties. In parole povere, si tratta di un pregiatissimo manuale synth-pop.

EP: DI NOTTE – Di Notte

Sound diretto e senza fronzoli quello del duo post-punk bolognese, “Di Notte“. Luca Malatesta e Domenico Aloi, infatti, hanno confezionato un EP decisamente elettrizzante e che mette in evidenza tutto il talento compositivo della band in questione. “Tesco” è già un inno generazionale.

ALBUM: BEAR OF BOMBAY – PsychoDreamElectroGaze

Quella di Bear of Bombay è musica per palati fini che si affaccia su più fronti sonori senza perdere mai di vista quella che è l’impronta dell’artista lombardo. “Movin’On”, per esempio, è un pezzone che potrebbero aver scritto gli Editors del caro vecchio Tom Smith se non fossero inciampati in pericolose manie-mainstream.

TRACK: CASPIO – Normali

Si tratta di un pezzo dannatamente interessante e che richiama un po’ alle sonorità regali dei cari vecchi Pixies. Una vera e propria gemma in questo 2024. Caspio, del resto, è artista vero.

TRACK: MORMILE – Fried Chicken

Talentuosissimo cantautore campano, Mormile sembra uscito fuori dagli anni Settanta di Enzo Carella e della Motown, con una spruzzatina del sempre geniale Sergio Caputo. Il pezzo in questione è un brano appiccicoso che si distingue per originalità nel panorama indie-pop moderno.

I 5 BN di Fabrizio Siliquini

TRACK: THE BOLTONS – Over The Garden Wall

Il misterioso e prolifico Caleb Carr con i suoi Boltons non ci abbandona mai e continua a deliziarci con i suoi riff di chitarra jangle pop carico di romanticismo nervoso e per questo affascinante. Altro brano da aggiungere ad una lunga serie di pezzi davvero interessanti.

TRACK: PAMPHLETS – Games

Brano che parte benissimo tra batteria e basso in primo piano al quale si unisce la vocalità particolare di Jeremy Marquez, tanta energia per una costruzione che avvicina questo trio di Brooklyn un po’ agli Interpol.

EP: PALISSADE – Repères Troubles

Il gruppo post-punk canadese con sede in Quebec ci presenta un EP delizioso attraversato da un sentimento coldwave e darkwave malinconico caratterizzato da una forte ispirazione anni 80 senza per questo risultare scontati e noiosi. Band assolutamente da seguire.

EP: THE BOLTONS – Fading Estate

Ebbene sì, ancora Caleb Carr il misterioso con i suoi Boltons questa volta con un EP ad alto contenuto melodico, con la sua chitarra ormai caratteristica che si lancia in riff alla Johnny Marr con estrema naturalezza regalandoci una delizia dopo l’altra.

TRACK: BRIGITTE CALLS ME BABY – We Were Never Alive

Anche i formidabili Brigitte Calls Me Baby sono stati un nostro brand new, e ovviamente ci avevano colpito e impressionato sin dalla loro prima uscita (“The Future is Our Way Out” è uno dei brani che più ho ascoltato durante l’anno). Accusati di essere troppo derivativi ( che nella musica equivale ad una specie di peccato originale applicabile in diversa misura a tutti) risultano invece assolutamente deliziosi.

I 5 BN di Riccardo Cavrioli

ALBUM: HAZEL ENGLISH – Real Life

Allora, qui devo essere sincero. Non fosse una grande raccolta dei brani già editi in questi mesi io potrei tranquillamente dire che con “Real Life” di Hazel English siamo di fronte al disco dell’anno: le canzoni sono così belle, emozionanti, agrodolci, melodiche e senza un minimo cedimento o sbavatura che, realmente, si potrebbe gridare alla perfezione.

ALBUM: HOORSEES – Big

Un disco molto vivace e brioso, con le chitarre “alla Strokes” che vengono supportate da synth dalle trame sempre azzeccate, perfettamente in grado di rilanciare e potenziare i giri di chitarra. Le melodie non mancano affatto e i ritornelli sono fatti per entrare prontamente in circolo (“Presidential Holiday” non mi va più via dalla testa, giuro!)

ALBUM: LARGE BRUSH COLLECTION – Off Center

Tutto si presenta decisamente ricco e variegato, non aspettatevi il classico disco folk magari compassato e dall’ambientazione scarna. No, i Large Brush Collection (nome pazzesco!) lavorano in un modo che parte da situazioni classiche, se vogliamo, per poi inanellare piccoli particolari e nuove soluzioni che stimolano e catturano l’ascoltatore. Ho già detto del flauto, suonato da Gabriela Torres, che spesso fa capolino, ma c’è molto di più.

ALBUM: GLITTERSPITTER – Poured Back Into Heaven

Il disco dei Glitterspitter è come se avesse una sua voce, un rimbombo che ci colpisce in pieno e ci grida di non catalogarlo frettolosamente, di non inserirlo in caselle predefinite. Dream-pop? Indie-rock? Shoegaze? Alt-rock? Io dico che c’è tutto, ma a dire così si sbaglia comunque, perché sembra di parlare di un minestrone, e allora seguiamo questa voce di cui parlavo sopra, lasciamo solo che sia il nostro cuore a guidarci e non la voglia (la necessità?) d’incasellare tutto. Vi assicuro che stavolta il cuore lo dovete ascoltare, perché la qualità è altissima.

ALBUM: MT. MISERY – Love In Mind

Ci mancavano dischi di questo tipo, di quelli che nel grand prix della melodia sono perennemente in lizza per la pole position e poi per un posto di primo piano sul podio. Ancora una volta la conferma che il guitar-pop è in ottima forma.

BONUS ALBUM: KINDSIGHT – No Shame No Fame

Mi permetto di usare la carta jolly e pescare l’album bonus perchè i cari Kindsight su IFB hanno sempre avuto un posto di riguardo nella rubrica BN, ma con questo nuovo album sono passati alla recensione classica: eppure nel mio cuore li sento sempre lì, nella nostra rubrica, dove li abbiamo visti crescere e li abbiamo sempre coccolati a dovere. Quindi mi sembrava bello (e romantico, se volete) citarli, per l’ultima volta sotto il nome “Brand New”. Nel nuovo lavoro i nostri danesi preferiti vanno oltre a quanto già c’era di buono in “Swedish Punk” e mettono tutti i tasselli al posto giusto, ampliando al massimo un talento che era già notevolissimo. Quindi in “No Shame no Fame” è tutto all’ennesima potenza, dalla melodie indie-pop, ai ritornelli allo zucchero, alle impennate shoegaze e il bello è che tutto si mescola e s’incastra alla perfezione, in un puzzle entusiasmante.

I 5 BN di Antonio Paolo Zucchelli

TRACK: CLARA MANN – Remember Me (Train Song)

Uno degli assaggi da “Drift”, il primo album di Clara Mann, in uscita il prossimo 7 marzo. La voce angelica e malinconica della folk-singer londinese emoziona e avvolge completamente, accompagnata solamente da qualche delicato arpeggio e, solo in seguito da leggere percussioni: le emozioni scaturiscono immediatamente e colpiscono dritto al cuore.

TRACK: TARA NOME DOYLE – The Overgrown Path

Stiamo seguendo Tara Nome Doyle già da alcuni anni: la musicista irlandese-norvegese di stanza a Berlino, che ha appena firmato per la Fat Cat Records di Brighton, ha in serbo nuova musica per il 2025 e ovviamente non vediamo l’ora di ascoltarla perché l’emotività della sua musica sa raggiungere livelli assoluti tanto che non sono mancati i paragoni con la divina PJ Harvey. Questo è il suo singolo più recente: composto con il piano, questo pezzo dai contorni ampi, sa emozionare come pochi, grazie anche alla voce meravigliosa di Tara che, è capace di sperimentare senza paura, mentre lascia i sentimenti puri e chiari scorrere sulla propria pelle.

TRACK: ZZZAHARA – If I Have To Go I Would Leave The Door Close Half Way

Zzzahara è una songwriter queer di Los Angeles. Per il suo nuovo album, “Spiral Your Way Out”, in uscita il prossimo 10 gennaio, si è fatta aiutare da produttori come Jorge Elbrecht (Japanese Breakfast, No Joy, Sky Ferreira) e Sarah Tudzin (boygenius, Cloud Nothings, The Armed), costruendo qualcosa di più collaborativo rispetto alle sue cose passate e, da quello che abbiamo ascoltato finora, la qualità è davvero elevata tanto da ricordarci Lucy Dacus. A novembre è arrivato questo ottimo singolo, “If I Have To Go I Would Leave The Door Close Half Way”: il brano mostra le doti di songwriting di Zzzahara, che ci porta su delicati territori indie-rock chitarristici, creando delicate melodie davvero pregevoli.

TRACK: LUKE BELING – American Dreams

Luke Beling è un musicista sudafricano, ma vive ormai da tanti anni alle Hawaii. Il suo secondo LP, “This Parlor Trick Life”, dovrebbe uscire a breve, ma intanto ci possiamo gustare questo ottimo “American Dreams”. Il pezzo, disegnato con piano, chitarra e batteria, ha una certa epicità e non nasconde la passione folk-rock di Luke, capace di scrivere ottime melodie, mentre nelle sue vene scorrono influenze di Bruce Springsteen e Gaslight Anthem.

TRACK: BRONCO – Dispiace

Broncø è originario di Terni, ma vive a Bologna ed è parte della sempre fervida scena musicale del capoluogo emiliano. Il suo singolo d’esordio, uscito per V4V, è nato nell’estate del 2023 nelle campagne bolognesi ed è stato scritto insieme a Ibisco. Il brano, che parla di dipendenze, è nato chitarra e voce ed è stato poi adornato da una sensazione elettronica che ne aggiunge un senso di solennità che va a impreziosire la sua melodia e la sua emotività.

I 5 BN di Valentina Natale

ALBUM: SARA PARIGI – Stanza

Sara Parigi, già voce dei Lady in the Radiator, si affida alla produzione di Alessandro Fiori per un esordio solista tra art – pop, folk, elettronica, voglia di osare e intima dolcezza. Arrangiamenti ben curati ed eleganti, sound cangiante e imprevedibile, per conciliare abilmente mondi diversi. Un disco dalla testa indipendente che rifugge il già sentito e guarda oltre, al futuro.

ALBUM: LAMANTE – In Memoria Di

Esordio significativo quello di Giorgia Pietribiasi in arte Lamante che con “In Memoria Di” ha realizzato un album genuino, onesto, impreziosito dalla produzione di Taketo Gohara. Brani che raccontano le mille sfumature della femminilità senza barriere. Non stupisce che il compianto Paolo Benvegnù l’abbia scelta per cantare “Catherine” nella nuova versione che fa parte di  “Piccoli Fragilissimi Film – Reloaded”.

ALBUM:  NAPSTAMIND – Nel Giardino A Vapore

Alt – rock, noise e melodia si alternano negli undici brani d’esordio dei romani NapstaMind che tra chitarre furiose e momenti più introspettivi dimostrano di avere già le idee piuttosto chiare sul futuro. Una crescita importante la loro anche rispetto al precedente EP. “Nel Giardino A Vapore” rivela un lato psichedelico che li spinge a esplorare nuove strade.

EP:  TENDERTWIN – Ship Argo

Bilge Nur Yilmaz  musicista e cittadina del mondo incanta con questo EP  prodotto da Yuri Shibuichi. Indie rock e elettronica, folk e americana,  influenze ambient e jazz s’incontrano in sei tracce che sanno sperimentare e convincere per la maturità dei suoni e dei testi, oltre all’indubbia eleganza stilistica e vocale che rende unica un’artista che sembra già una veterana.

TRACK: GEMINI BLUE – Cornhouse

Difficile sapere come andrà il 2025 ma attenzione ai Gemini Blue con un secondo album in uscita nei prossimi mesi, prodotto come l’esordio “Players Will Play, Lovers Will Play” da Paolo Blodio Fappani.  Il primo singolo “CornHouse” è una solida cavalcata blues rock graffiante e d’atmosfera, trascinante e psichedelico il secondo brano “Lover Ashtray” uscito a novembre.